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  • Un super Ribery trascina la Fiorentina ma non basta: 1-1 col Brescia, Iachini deve guardarsi alle spalle

    Un super Ribery trascina la Fiorentina ma non basta: 1-1 col Brescia, Iachini deve guardarsi alle spalle

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi
    Ribery straordinario, Fiorentina un po’ meno. Insieme però avrebbero meritato ampiamente la vittoria contro il Brescia, soprattutto per un secondo tempo trascorso quasi tutto nell’area dei lombardi creando un’occasione dietro l’altra e segnando anche due gol, ma entrambi giustamente annullati. Il punto conquistato a Firenze non serve granché a Lopez, i due punti lasciati per strada dalla Fiorentina costringeranno invece Iachini a guardarsi ancora alle spalle.

    LE SCELTE - Il tecnico viola ha fatto a meno di Milenkovic (in panchina all’inizio) e ha schierato la Fiorentina con la difesa a 4 e con l’attacco al completo, con Chiesa (a destra) e Ribery (a sinistra) un po’ dietro a Vlahovic. Lopez ha impiegato Zmrhal come trequartista per controllare Pulgar, ma davanti ha messo due attaccanti, Skrabb e Donnarumma. Le intenzioni dei due tecnici erano buone, ma la partita è iniziata a un ritmo così ridotto che per un buon quarto d’ora le intenzioni sono rimaste tali. Non c’era pressing, non c’era velocità, la Fiorentina cercava con insistenza la tecnica di Ribery unita a quella di Castrovilli: il centrosinistra potrebbe diventare in futuro una delle qualità della Fiorentina.

    VIOLA MESSI MALE - Alla prima azione in velocità, il Brescia ha sorpreso i viola e ha segnato. Un lancio non proprio millimetrico di Pezzella è stato regalato da Dalbert a Bjarnason, la squadra di Lopez è scattata come un cavallo al colpo di frusta, dietro la Fiorentina era messa male, malissimo Caceres che sul cross di Donnarumma si è fatto bruciare dall’inserimento di Dessena e l’ha steso. La Penna ha fischiato subito il giusto rigore e Donnarumma ha battuto Dragowski.

    TUTTO RIBERY - Sotto di un gol, la Fiorentina ha confidato su una statistica che rivela la fragilità dell’ultima in classifica: finora aveva perso 27 punti da situazione di svantaggio. E infatti poco prima della mezz’ora sono diventati 29. Nella difficoltà del momento, è stato Franck Ribery a prendere in mano la squadra trascinandola nella metà campo bresciana. Il francese non giocava dal 30 novembre e questa partita, se per caso ce n’era bisogno, ha dimostrato quanto sia stata pesante la sua assenza. Ribery è l’essenza pura del gioco del calcio. Dopo un numero di alta tecnica in area del Brescia, il suo tiro è stato deviato un angolo. Dalla bandierina sulla solita traiettoria insidiosa di Pulgar è arrivata la testa di Pezzella in anticipo su Dessena.

    FUORI DALBERT - All’intervallo Iachini si è portato dietro un dato che lo preoccupava: tre giocatori su quattro (Caceres, Ceccherini e Dalbert) della linea difensiva erano già ammoniti e Dalbert per due volte era stato graziato del secondo giallo. Inevitabile la sostituzione con Lirola, schierato a sinistra, quindi sul versante opposto al solito.

    DUE GOL ANNULLATI AI VIOLA - Nella ripresa la prima occasione è stata del Brescia (bella risposta di Dragowski a Skrabb, dopo un tacco al volo di Donnarumma). La Fiorentina invece ha segnato due gol, entrambi annullati dal guardalinee Villa con la certificazione di Di Paolo al Var. Il primo è nato da un’altra straordinaria iniziativa di Ribery che si è liberato in area, avrebbe dovuto tirare ma non l’ha fatto perché aveva la palla sul destro, incollata alla caviglia operata che evidentemente ancora lo frena, la palla è arrivata a Vlahovic, ma in fuorigioco, è tornata indietro. Finalmente Ribery l’ha girata in porta e Castrovilli l’ha messa in rete. Il secondo è stato annullato per un controllo sbagliato di Chiesa, la palla è uscita dal fondo prima di essere crossata e cacciata in rete dal sinistro di Vlahovic.

    SOLO FIORENTINA - La ripresa è stata tutta dei viola, ora padroni del gioco e del campo. Il ritmo è aumentato e la qualità pure grazie a quel ragazzino di 37 anni che continua a giocare un calcio straordinario. Ogni volta che entrava sulla scena (e accadeva di continuo) per la difesa bresciana era il terrore. Vlahovic e Chiesa hanno avuto le occasioni per segnare. Nemmeno l’espulsione Caceres (un altro giallo, dopo quello sul rigore: per un giocatore della sua esperienza è un errore grave) ha fermato la squadra di Iachini (pure lui espulso nella stessa occasione). E’ entrato Milenkovic al posto di Ghezzal che, a sua volta, era entrato poco prima al posto di Duncan. La Fiorentina ha continuato ad attaccare e a costruire azioni da gol. Joronen ne ha salvate un paio, Chiesa, Vlahovic e Castrovilli (incontenibile in questi 45') non sono stati precisi in zona-gol. L’ultimo ammonito della gara è proprio Chiesa che, già diffidato, salterà la partita con la Lazio.








    Fiorentina-Brescia (primo tempo 1-1)

    Marcatori: 17’ p.t. Donnarumma (B), 28’ p.t. Pezzella (F)
    Assist: 28’ p.t. Pulgar (F)
    Fiorentina: Dragowski; Caceres, Ceccherini, Pezzella, Dalbert (1’ s.t. Lirola); Castrovilli, Pulgar, Duncan (20’s.t. Ghezzal ( 27’s.t. Milenkovic) ) ; Chiesa (45’s.t. Sottil), Vlahovic, Ribery (45’s.t. Cutrone)
    Brescia: Joronen; Sabelli, Papetti, Mateju, Semprini (38’s.t. Martella); Bjarnason (10’ s.t. Romulo), Tonali, Dessena; Zmrhal (20’s.t. Spalek) ; Skrabb, Donnarumma ( 10’s.t. Torregrossa).
    Arbitro: La Penna di Roma 1
    Ammoniti: 15’ p.t. Caceres (F), 22’ p.t. Ceccherini (F), 32’ p.t Dalbert (F), 15’ s.t. Papetti (B), 29’s.t. Semprini (B), 37’s.t. Spalek (B), 40’ s.t. Torregrossa (B), 42’ s.t. Chiesa (F)
    Espulsi: 27’ s.t. Caceres, 27’s.t. Iachini
     


     

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