Un super Ribery trascina la Fiorentina ma non basta: 1-1 col Brescia, Iachini deve guardarsi alle spalle
LE SCELTE - Il tecnico viola ha fatto a meno di Milenkovic (in panchina all’inizio) e ha schierato la Fiorentina con la difesa a 4 e con l’attacco al completo, con Chiesa (a destra) e Ribery (a sinistra) un po’ dietro a Vlahovic. Lopez ha impiegato Zmrhal come trequartista per controllare Pulgar, ma davanti ha messo due attaccanti, Skrabb e Donnarumma. Le intenzioni dei due tecnici erano buone, ma la partita è iniziata a un ritmo così ridotto che per un buon quarto d’ora le intenzioni sono rimaste tali. Non c’era pressing, non c’era velocità, la Fiorentina cercava con insistenza la tecnica di Ribery unita a quella di Castrovilli: il centrosinistra potrebbe diventare in futuro una delle qualità della Fiorentina.
VIOLA MESSI MALE - Alla prima azione in velocità, il Brescia ha sorpreso i viola e ha segnato. Un lancio non proprio millimetrico di Pezzella è stato regalato da Dalbert a Bjarnason, la squadra di Lopez è scattata come un cavallo al colpo di frusta, dietro la Fiorentina era messa male, malissimo Caceres che sul cross di Donnarumma si è fatto bruciare dall’inserimento di Dessena e l’ha steso. La Penna ha fischiato subito il giusto rigore e Donnarumma ha battuto Dragowski.
TUTTO RIBERY - Sotto di un gol, la Fiorentina ha confidato su una statistica che rivela la fragilità dell’ultima in classifica: finora aveva perso 27 punti da situazione di svantaggio. E infatti poco prima della mezz’ora sono diventati 29. Nella difficoltà del momento, è stato Franck Ribery a prendere in mano la squadra trascinandola nella metà campo bresciana. Il francese non giocava dal 30 novembre e questa partita, se per caso ce n’era bisogno, ha dimostrato quanto sia stata pesante la sua assenza. Ribery è l’essenza pura del gioco del calcio. Dopo un numero di alta tecnica in area del Brescia, il suo tiro è stato deviato un angolo. Dalla bandierina sulla solita traiettoria insidiosa di Pulgar è arrivata la testa di Pezzella in anticipo su Dessena.
FUORI DALBERT - All’intervallo Iachini si è portato dietro un dato che lo preoccupava: tre giocatori su quattro (Caceres, Ceccherini e Dalbert) della linea difensiva erano già ammoniti e Dalbert per due volte era stato graziato del secondo giallo. Inevitabile la sostituzione con Lirola, schierato a sinistra, quindi sul versante opposto al solito.
DUE GOL ANNULLATI AI VIOLA - Nella ripresa la prima occasione è stata del Brescia (bella risposta di Dragowski a Skrabb, dopo un tacco al volo di Donnarumma). La Fiorentina invece ha segnato due gol, entrambi annullati dal guardalinee Villa con la certificazione di Di Paolo al Var. Il primo è nato da un’altra straordinaria iniziativa di Ribery che si è liberato in area, avrebbe dovuto tirare ma non l’ha fatto perché aveva la palla sul destro, incollata alla caviglia operata che evidentemente ancora lo frena, la palla è arrivata a Vlahovic, ma in fuorigioco, è tornata indietro. Finalmente Ribery l’ha girata in porta e Castrovilli l’ha messa in rete. Il secondo è stato annullato per un controllo sbagliato di Chiesa, la palla è uscita dal fondo prima di essere crossata e cacciata in rete dal sinistro di Vlahovic.
SOLO FIORENTINA - La ripresa è stata tutta dei viola, ora padroni del gioco e del campo. Il ritmo è aumentato e la qualità pure grazie a quel ragazzino di 37 anni che continua a giocare un calcio straordinario. Ogni volta che entrava sulla scena (e accadeva di continuo) per la difesa bresciana era il terrore. Vlahovic e Chiesa hanno avuto le occasioni per segnare. Nemmeno l’espulsione Caceres (un altro giallo, dopo quello sul rigore: per un giocatore della sua esperienza è un errore grave) ha fermato la squadra di Iachini (pure lui espulso nella stessa occasione). E’ entrato Milenkovic al posto di Ghezzal che, a sua volta, era entrato poco prima al posto di Duncan. La Fiorentina ha continuato ad attaccare e a costruire azioni da gol. Joronen ne ha salvate un paio, Chiesa, Vlahovic e Castrovilli (incontenibile in questi 45') non sono stati precisi in zona-gol. L’ultimo ammonito della gara è proprio Chiesa che, già diffidato, salterà la partita con la Lazio.
Fiorentina-Brescia (primo tempo 1-1)
Marcatori: 17’ p.t. Donnarumma (B), 28’ p.t. Pezzella (F)
Assist: 28’ p.t. Pulgar (F)
Fiorentina: Dragowski; Caceres, Ceccherini, Pezzella, Dalbert (1’ s.t. Lirola); Castrovilli, Pulgar, Duncan (20’s.t. Ghezzal ( 27’s.t. Milenkovic) ) ; Chiesa (45’s.t. Sottil), Vlahovic, Ribery (45’s.t. Cutrone)
Brescia: Joronen; Sabelli, Papetti, Mateju, Semprini (38’s.t. Martella); Bjarnason (10’ s.t. Romulo), Tonali, Dessena; Zmrhal (20’s.t. Spalek) ; Skrabb, Donnarumma ( 10’s.t. Torregrossa).
Arbitro: La Penna di Roma 1 Ammoniti: 15’ p.t. Caceres (F), 22’ p.t. Ceccherini (F), 32’ p.t Dalbert (F), 15’ s.t. Papetti (B), 29’s.t. Semprini (B), 37’s.t. Spalek (B), 40’ s.t. Torregrossa (B), 42’ s.t. Chiesa (F)
Espulsi: 27’ s.t. Caceres, 27’s.t. Iachini