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  • Non solo il Messico, le migliori occasioni della Gold Cup: da Corona a Lawrence

    Non solo il Messico, le migliori occasioni della Gold Cup: da Corona a Lawrence

    Il Messico vince la Gold Cup per la settima volta nella sua storia. Nella notte tra domenica e lunedì, El Tricolor ha battutto 3-1 la Jamaica in finale al PPL Stadium di Philadelphia, grazie alle reti di Guardado - miglior giocatore del torneo e vice-capocannoniere con 6 reti - Corona e Peralta. Un trionfo macchiato dalle polemiche della semifinale contro Panama, un match che ha fatto infuriare i Canaleros a causa della cattiva gestione dell'arbitro statunitense Mark Geiger (LEGGI QUI). Nel corso della competizione si sono messi in mostra diversi calciatori poco noti al grande pubblico. Occasioni sul mercato che possono trasformarsi in veri e propri affari.

    FINALISTI - Affari come quello fatto dal Twente con il jolly offensivo messicano, classe '93, Jesús Manuel Corona, per tutti il Tecatito, soprannome che deriva dalla celebre birra locale Tecate. Il club olandese lo ha pagato 3,5 milioni di euro per battere la concorrenza della Lazio e strapparlo dal Monterrey nell'agosto 2013. Ora vale più del doppio. Il Piojo Herrera lo ha scelto per sostituire l'infortunato Carlos Vela in finale e lui ha risposto alla grande, mettendo in mostra il meglio del suo repertorio. Dribbling, accelerazioni e sopratutto il gol del 2-0 che ha chiuso il match. Deve migliorare a livello tattico: troppo spesso, sceglie la soluzione più difficile. Niente di grave, crescerà. Nel frattempo si porta a casa il premio di miglior giovane della Gold Cup 2015. Nessun riconoscimento, invece, per Kemar Lawrence, laterale mancino della difesa a quattro della Jamaica. Il 22enne ha stupito tutti per le sue qualità atletiche. Velocissimo e instancabile, garantisce una spinta costante sull'out di sinistra. Forse un po' troppo irruento, ma comunque sempre prezioso in fase di non possesso. Gioca in MLS con i New York Red bulls e può essere acquistato per una cifra assolutamente ragionevole.

    GEOMETRIE E GOL - Dopo la Jamaica, la seconda sorpresa del torneo è stata senza dubbio Panama, una nazionale che sta lavorando molto bene a livello giovanile. Nonostante la bruciante eliminazione in semifinale contro il Messico, la squadra allenata dal ct colombiano Hernán Darío Gómez è riuscita a classificarsi terza battendo gli USA ai rigori nella finalina di consolazione. Un nome su tutti: Aníbal Godoy. Registra arretrato dal mancino educaTo, bravo anche quando bisogna recuperare il pallone. Dal 2013 gioca in Ungheria con l'Honved, club a cui è legato fino al giugno 2016. A 25 anni, merita una chance in un campionato più importante. Lo stesso discorso vale per Gyasi Zardes. Gli Stati Uniti hanno deluso i tifosi di casa, perdendo con la Jamaica con la semifinale e chiudendo da quarti, ma l'attaccante classe '91 ha confermato quanto di buono già fatto vedere con la maglia dei Los Angeles Galaxy. Il neo club di Steven Gerrard ha deciso di puntare su di lui dopo averlo visto all'opera durante gli anni alla California State University. Nelle due ultime stagioni nel Campionato NCAA ha segnato 33 gol in 37 partite. Con i Galaxy ha toccato quota 29, dopo un 2014 da urlo in cui è andato a segno 19 volte. E' ancora un po' discontinuo, ma è solo questione di tempo. In Europa può fare davvero bene.

    DR7 e TAMBITO -
    Anche se non è riuscita a replicare gli ottimi risultati dell'ultimo Mondiale, la Costa Rica continua a lanciare nuovi talenti. L'ultimo in rampa di lancio è il 22enne David Ramírez. Attaccante moderno in grado di fare reparto da solo, senza dare punti di riferimento agli avversari. Ha un grande senso del gol - vedi la rete contro la Jamaica nel girone - e calcia molto bene le punizioni, come Cristiano Ronaldo. Forse è per questo che lo chiamano DR7. Lo scorso gennaio l'Evian lo ha prelevato dal Deportivo Saprissa in prestito, senza però esercitare il diritto di riscattto in suo favore al termine del campionato, complice anche la retrocessione in Ligue 2. Con 1,5 milioni lo si può prendere a titolo definitivo. Prezzo simile, poco più basso, anche per Bryan Acosta, mezzala a tutto campo dell'Honduras. Bravo tecnicamente, puntuale negli inserimenti e dotato di un grandissimo tiro. Il Tambito, classe '93, gioca in patria con il Real España. Tra le occasioni della Gold Cup 2015, c'è anche lui.

    Matteo Palmigiano
    @palmi14

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