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  • Non solo Zaniolo: da El Shaarawy a Mancini, è una Roma made in Italy

    Non solo Zaniolo: da El Shaarawy a Mancini, è una Roma made in Italy

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    La rinascita della Roma passa dal made in Italy. E' una squadra a forte tinte azzurre quella che viaggia spedita verso la zona Champions League, riconquistata (in attesa della partita del Milan a Genova) dopo mesi all'inseguimento e grazie alle ultime tre vittorie consecutive, quattro nelle ultime 5 giornate. Eusebio Di Francesco ha cambiato più volte assetto per trovare la quadratura del cerchio ed è un messaggio incoraggiante per tutto il movimento il fatto che la spinta sia arrivata dall'anima italiana della squadra. Se Florenzi è l'elemento di esperienza e l'uomo che a livello di leadership sta facendo le veci dell'infortunato De Rossi, sono i vari Cristante, Pellegrini, El Shaarawy e Zaniolo i giocatori ad essersi resi maggiormente protagonisti in quest'ultimo scorcio di stagione.

    RIECCO PELLEGRINI - Gli elogi si sono esauriti ormai per il trequartista classe '99 strappato all'Inter e, mesi dopo il suo arrivo nell'ambito dell'operazione Nainggolan, non è rimasto quasi più nessuno a storcere il naso sul fronte giallorosso. Un'esplosione quasi inaspettata la sua, una piacevole riscoperta quella invece di Lorenzo Pellegrini, finalmente al centro della Roma dopo le tante panchine e le difficoltà fisiologiche di adattamento della passata stagione. Efficace sia da incursore sia nei due di centrocampo del 4-2-3-1, il suo nome è tornato prepotentemente sul mercato, tra gli spifferi che riguardano Milan, Juventus e alcuni importanti club stranieri. Sarà compito del ds Monchi trovare il modo di ritoccare o eliminare quella clausola rescissoria da 30 milioni di euro che a fine campionato lo rende obiettivo appetibile per molti.

    BOMBER EL SHAARAWY - Al suo fianco, dopo gli iniziali stenti dovuti anche a una collocazione tattica diversa da quella che lo vedeva grande protagonista all'Atalanta, è cresciuto pure Bryan Cristante, già autore di 4 gol in 19 partite e sempre più a suo agio con la casacca giallorossa addosso. E anche in questo caso le perplessità sull'investimento complessivo da 20 milioni più bonus dello scorso luglio iniziano a lasciare spazio alla consapevolezza di avere tra le mani un ragazzo del 1995 che con Di Francesco può ulteriormente migliorare. Se della Roma di oggi l'ex talento di scuola Milan e Pellegrini sono i costruttori di gioco, Stephan El Shaarawy si sta scoprendo l'insospettabile finalizzatore. Con quello decisivo contro il Torino, sono 6 i gol realizzati in campionato dal Faraone, che ne fanno il miglior marcatore della squadra in Serie A, meglio anche di un Dzeko tristemente fermo a 2.

    MANCINI PER GIUGNO E LA CANTERA... - E per il futuro? Anche in questo caso, proiettandosi già alla stagione che verrà, l'idea di Monchi è di continuare a insistere sull'italianità. Gianluca Mancini, difensore centrale classe '96 dell'Atalanta, è l'obiettivo dichiarato per rinforzare il reparto arretrato, un obiettivo da posticipare a giugno, come ha confermato a Tele Radio Stereo il suo agente Stefano Castelnuovo: "Gianluca rimarrà a Bergamo, non ha senso lasciare l’Atalanta adesso, durante il campionato. Non c’è l’intenzione di andarsene sia da parte mia che del ragazzo. Contatti con la Roma? Sì, ce ne sono stati, vanno avanti già da un po'". E poi attenzione all'inesauribile serbatoio rappresentato dal settore giovanile di Trigoria, che continua a sfornare campioncini in erba pronti a spiccare il volo. La nidiata dei 2001 ha già espresso un talento purissimo come il centrocampista Alessio Riccardi, che ha anche debuttato in Coppa Italia, mentre il prossimo potrebbe essere Andrea Silipo, attaccante esterno romano protagonista lo scorso anno della vittoria del campionato Allievi. La Roma che rinasce parla sempre più italiano.

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