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  • Notte fonda per Montella: il Verona apre la prima vera crisi della Fiorentina

    Notte fonda per Montella: il Verona apre la prima vera crisi della Fiorentina

    • Furio Zara
      Furio Zara
    Il Verona fa lo show, la Fiorentina esce a testa bassa dal "Bentegodi". L'Hellas vince meritatamente e sale all'ottavo posto affiancando il Parma. Non c'è stata partita. L'1-0 sta stretto a Juric. L'eroe di giornata è - beffa delle beffe - un vecchio ragazzo di 31 anni fiorentino doc, cresciuto nella Fiorentina e poi costretto a girovagare l'Italia. Contro la squadra del cuore Samuel Di Carmine ha trovato il suo primo gol in Serie A in un pomeriggio difficile da dimenticare. I gialloblù surclassano la Viola sul piano del ritmo e delle idee di gioco, disinnescando fin da subito le velleità di una squadra - quella di Montella - apparsa davvero fragile e appesa a un solo giocatore di livello, Ribery. Il resto è davvero poca cosa.

    E' una Fiorentina riveduta e corretta, che deve fare i conti con assenze pesanti. Al fischio d'inizio Montella deve fare a meno del cuore del centrocampo, gli mancano infatti Castrovilli e Pulgar, e lascia Chiesa in panchina per tutta la partita, pare sia tornato affaticato dalla Nazionale. Ma passa meno di una manciata di minuti e Pezzella - colpito al volto da una gomitata di Di Carmine (che viene ammonito) - è costretto ad abbandonare (al suo posto entra Ceccherini). Senza Castrovilli, Pulgar, Chiesa e appunto Pezzella, la Fiorentina perde la sua colonna vertebrale. E si arrende ad un Verona sempre lucido, arrembante, capace di trarre il meglio da ogni situazione di gioco proprio perché consapevole dei propri limiti.

    Complimenti a Juric e alla sua banda di giocatori - da Rrhamani a Amrabat, da Gunter a Pessina - su cui pochi avrebbero scommesso. Due dati da tenere a mente. Il primo: 8 marcatori diversi per gli ultimi 8 gol veronesi. Il secondo: con 11 gol subiti quella del Verona è - dopo la Juventus - la seconda migliori difesa del campionato. Il gol del Verona arriva a metà ripresa (20' st) e nasce da un'azione spettacolare, la più bella della partita. Amrabat - vero califfo del centrocampo - riconquista il pallone, innesca la volata di Faraoni sulla destra, cross basso in area, Verre allarga le gambe e con un "velo" da applausi lascia passare il pallone, Di Carmine calcia di prima intenzione, con l'interno del piede, prendendo d'anticipo Dragowski. Gol, gioco, partita, incontro.

    Prima e dopo, solo Verona. La Fiorentina deve invece fare i conti con la prima vera crisi del campionato. Prima della pausa era arrivata la batosta di Cagliari, con un 5-2 che aveva lasciato non poche scorie. Montella chiedeva la reazione, che però è mancata. I viola hanno raccolto un solo punto nelle ultime tre partite (il Verona ne ha vinte tre delle ultime quattro). L'ultima vittoria viola risale al 30 ottobre, 2-1 corsaro a Reggio Emilia contro il Sassuolo. La notte è buia per Montella. Ci resta da segnalare - prima del fischio d'inizio - il commovente tributo del "Bentegodi" al giornalista Roberto Puliero, cantore delle gesta dell'Hellas Verona fin dai tempi dello scudetto (1985) e voce radiofonica che ha accompagnato - con passione e competenza - almeno un paio di generazioni di veronesi.

    IL TABELLINO

    Hellas Verona-Fiorentina 1-0 (primo tempo 0-0) 


    Marcatori: 19’ s.t. Di Carmine (HV)

    Assist: 19’ s.t. Faraoni (HV)

    Verona (3-4-2-1): Silvestri; Rrhamani, Bocchetti (36’ s.t. Dawidovic), Gunter, Faraoni, Amrabat, Pessina, Lazovic; Salcedo (22’ s.t. Zuccagni) Verre; Di Carmine (37’ Stepinski). All. Juric 

    Fiorentina (3-5-2): Dragowski; Caceres, Pezzella (dal 4’ p.t. Ceccherini) Milenkovic; Venuti (19’ s.t. Lirola), Benassi (34’ s.t. ghezzal) Badelj, Cristoforo, Dalbert;Ribery, Vlahovic. All. Montella

    Arbitro: Antonio Giua

    ​Ammoniti: 4’ p.t. Di Carmine, 18’ Pessina, 7’ s.t. Venuti, 15’ s.t. Milenkovic

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