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  • Novaramania:| C'eravamo tanto amati
Novaramania:| C'eravamo tanto amati

Novaramania:| C'eravamo tanto amati

Nel calcio, si sa, la memoria è corta per tutti. Soprattutto per i tifosi. Novara non fa eccezione, e per spazzare via due anni magnifici, ricchi di soddisfazione e quasi esclusivamente di vittorie, sono bastati pochi mesi di sofferenza. Preannunciata, tra le altre cose. La contestazione, tanto in voga in Italia e accennata prima di Natale contro il Palermo, è arrivata inesorabile durante la sconfitta interna con la Fiorentina. La prima vera gara in cui gli azzurri non sono stati all'altezza di un campo di serie A, anche col carattere. Nel mirino degli ultras sono finiti il ds Pederzoli per primo, la squadra e la società a ruota. Decisamente troppo, a mio avviso.

Parto dal presupposto che ogni contestazione dovrebbe essere fatta con un fine costruttivo e non tanto perché i risultati non arrivano. Proprio per questo motivo il lavoro del direttore sportivo Mauro Pederzoli, chiamato a sostituire Sensibile, è finito giustamente sotto il fuoco. Fare peggio di quanto è stato fatto in estate era ed è francamente difficile. Tutti gli arrivi, molti dei quali già messi alla porta a gennaio, sono stati approssimativi e raccolti da scarti di altre società in lotta per non retrocedere. Passi questa contestazione, ma quella alla società e ai giocatori è comunque incomprensibile.

Contestare una società che con una politica di gestione sana ha mantenuto la promessa di portare il Novara in serie A dopo mezzo secolo di serie C e Lega Pro, è una follia. E infatti all'ad De Salvo il primo vero confronto animato con i tifosi non è andato giù, e a fine partita con la Fiorentina c'è stato un siparietto con parole dirette e poco simpatiche tra le parti (nella foto concessa gentilmente da Vanovarava.it). Basterebbe un po' di sale in zucca per capire che nemmeno la stessa società, gli stessi giocatori o Tesser si sarebbero aspettati di passare da Foligno allo Juventus Stadium in due anni. Un passaggio troppo veloce forse e anche per questo difficile da gestire.

Un'altra scelta incomprensibile è stata quella di contestare la squadra con il più classico degli 'andate a lavorare', o con gli inviti a mettere in campo gli attributi. Immeritati, a prescindere dai risultati. La squadra infatti, Fiorentina a parte, ha sempre dimostrato di voler lottare su ogni pallone e, parliamoci chiaro, se i risultati non sono arrivati è anche perché la rosa non è all'altezza. Con tutta la buona volontà i vari Gemiti, Ludi, Marianini, Porcari, Granoche, Meggiorini e altri, sono giocatori che danno l'anima (alcuni più alcuni meno), ma che forse non sono pronti e adatti per giocare la A a piani più alti. Non abbiamo un Di Vaio o un Giovinco, è arrivato Mascara. Vedremo, magari sarà lui a tirarci fuori da una situazione che a oggi è davvero ma davvero Brutta.

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