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  • Occhio Catania:|Spolli sogna la Premier

    Occhio Catania:|Spolli sogna la Premier

    In una lunga intervista a Radio La Plata Nicolas Spolli, difensore del Catania, parla della sua esperienza in Sicilia e dei suoi sogni per il futuro: 

    "I primi mesi a Catania non sono stati facili dopo aver lasciato il Newell's. Adesso però mi sento a mio agio. Il club è cresciuto notevolmente in questi tre anni. Adesso abbiamo un centro sportivo che è il migliore in Italia. I risultati sono dalla nostra parte. Mancano otto partite e siamo vicini ad entrare in una Coppa Europea. Sarebbe un traguardo storico per il Catania. La differenza col calcio argentino? E' completamente diverso in termini di tattica ma in Italia si pratica un gioco anche molto fisico. Il martedì è dedicato a studiare la formazione rivale. Guardiamo i video della squadra che dobbiamo affrontare almeno tre volte alla settimana. Gli argentini del Catania? In un primo momento si sta più vicini a loro ma poi si fa amicizia anche con i ragazzi italiani e con le loro famiglie. Sicuramente all'inizio è importante per ambientarsi avere gente del proprio paese. Il mio adattamento? Da quando ho avuto la possibilità di giocare con continuità ho trovato gli stimoli giusti e anche la forma fisica per giocare ad alti livelli. Ho quasi sempre il posto tra gli undici titolari e col passare del tempo mi sto inserendo sempre meglio nel calcio italiano. Quanto conta l'allenatore? E' molto importante per avere chiari i concetti tattici. Montella con pochi gesti ad esempio è molto bravo a farti capire come muoverti e come contrastare l'avversario. Simeone? Non era così pazzo come dicono in tanti. Aveva un carattere particolare. Io preferisco quelle persone che mostrano maggiore serenità. Il mio futuro? Avevo un contratto fino al 2013, ma l'ho prolungato fino a metà del 2015. La mia idea è quella di non tornare per il momento a giocare in Argentina. Tutto però può succedere e se dovessi tornare in patria allora giocherei solo per il Newell's. In Europa mi piacerebbe giocare nella Premier League inglese. La Nazionale? Io sono pronto, aspetto la chiamata del ct anche se l'Argentina ha difensori molto forti che meritano di indossare la maglia albiceleste".

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