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  • Oggi riparte la scuola, chi controlla? Corsa allo scarico di responsabilità. Clima: gli animali si organizzano, l'uomo no

    Oggi riparte la scuola, chi controlla? Corsa allo scarico di responsabilità. Clima: gli animali si organizzano, l'uomo no

    • Mino Fuccillo
      Mino Fuccillo
    Clima: animali si organizzano, uomini parecchio meno.
    Evoluzione, anzi adattamento che è concetto più preciso. Adattamento all'ambiente. E se ambiente cambia causa clima che muta, allora c'è chi cambia se stesso. Code più lunghe e becchi più lunghi e ali più ampie: pipistrelli, toporagni e varie specie di uccelli da un secolo a questa parte hanno sviluppato parti anatomiche più ampie. Aumentando così le superfici dove si verifica la dispersione di calore in parallelo all'aumento delle temperature ambientali. Sia pure impropriamente si può dire che animali si organizzano. L'uomo? Parecchio meno. Di recente parla molto di salvare il pianeta. Ma il pianeta prosegue con e senza la specie umana, da salvare ci sarebbe un pianeta a misura di specie umana. Sì, certo. Proprio adesso, proprio qui? Le "ali più lunghe" che homo sapiens ha sviluppato sono più o meno queste.
    Non mi compete: malattia terminale della specie brava gente.

    Oggi riparte la scuola.
    Sui bus chi controlla? E all'ingresso a scuola chi controlla? E sui luoghi di lavoro? A chi tocca, a chi spetta, a chi compete? Tutti dicono: non a noi. Se non a noi, tutti i noi delle varie categorie, allora a chi? Nessuna categoria o gruppo sociale che dia una mano. Un nessuno che però quando si tratta di esigere, magari prendere (protezione-sicurezza-sostegni-rimborsi) è compatto e universale nel porgere non una ma due mani. Un nessuno cui compete che, quando è il momento di avere, si ribalta in un tutti. La scuola in presenza, la scuola vera dovrebbe entusiasmare famiglie e gente perché la sua assenza è il maggior danno economico e sociale. Ma dare una mano alla scuola vera lascia il passo al non mi competismo, malattia terminale della brava gente, malattia contratta dopo decenni di enorme agiatezza privata e crescente miseria pubblica.

    Poteva essere italiano...ma era somalo.
    Cinque persone accoltellate, tra cui un bambino in maniera grave. Un violento e pure fuori di testa. Poteva essere italiano quello che ha tirato fuori il coltello alla richiesta del biglietto per il bus su cui viaggiava. Ma italiano non era. Era somalo, aveva chiesto asilo in Italia. Domanda da respingere subito, somalo da tenere in carcere in Italia e senza farlo tornare ad uscire in giro per l'Italia. E poi da rimandare in Somalia qualunque sia la sua vita, la sua storia, il perché dalla Somalia è venuto via. Ogni indulgenza di qualunque tipo in casi come questi è un danno pesante ad ogni immigrato.

    Gli impuniti: il marocchino figlio di papà e la capotreno Atac.
    Impuniti, lista senza fine. Di recente arricchita dal giovane marocchino a suo modo figlio di papà (il papà leader della marocchina comunità ambulanti della Calabria). Undici anni fa alla guida, diciamo non proprio lucido, ne investe e ne ammazza otto di ciclisti in strada. Correva con l'auto. Correva anche pochi giorni fa, ha ucciso ancora, ancora usando l'auto come arma. Morto chi viaggiava con lui che guidava. Perché una patente e un'auto in mano a questo impunito?  Capo treno, italiana, Atac, Roma. Da un anno e mezzo costantemente in malattia e non al lavoro esibendo certificati fotocopiati (cambiava solo la data). Aveva da fare, gestiva appartamenti vacanze alle Canarie. Tanto impegnata da fare pubblicità all'attività con immagini della bella vita laggiù, immagini anche di se stessa laggiù. Perché dopo un anno e mezzo e scoperta solo dopo il suo incauto postare sui social? Forse perché Atac è quella azienda dove una collega della capo treno si era fatta certificare "dipendenza da smartphone"  per giocare impunemente (e ovviamente riprendersi in video) con volante dei bus a bus viaggiante?

    Monopattini, assessore senza casco.
    Monopattini elettrici, all'ipotesi dell'obbligo di casco l'assessore alla Mobilità di Roma, Pietro Calabrese, ha comunicato questa riflessione: "Il casco disincentivo all'uso del mezzo". E lo ha detto con evidente preoccupazione. In effetti anche le scarpe disincentivano l'uso dei piedi nudi e la cintura di sicurezza ha disincentivato l'uso delle sedie a rotelle...

    Apedeuti, cioè?
    Non sapevo cosa significasse, mi sono incuriosito leggendo il termine. Giochiamo a che significa. Nulla a che vedere con le api. Non è una popolazione sparuta. Non è una professione o un mestiere o una malattia, anche se...Apedeuti definizione nelle parole di Sabino Cassese: "Chi non capace o non incline a seguire un corso severo di studi...". Continua alla prossima puntata.
     

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