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  • Operazione Fuorigioco: le accuse a club e procuratori

    Operazione Fuorigioco: le accuse a club e procuratori

    Come scrive Calcio & Finanza i procuratori, sostengono gli inquirenti, fatturavano in maniera fittizia alla sola società calcistica la propria prestazione, come se la loro intermediazione fosse nell’interesse esclusivo del club, mentre di fatto tutelavano gli interessi dei loro atleti assistiti. Le società potevano così dedurre dal reddito imponibile queste spese, beneficiando di detrazioni di imposta sul valore aggiunto relativa proprio a questa pseudo prestazioneE i calciatori non dichiaravano quello che era «sostanzialmente un fringe benefit» riconosciuto loro dalla società calcistica nel momento in cui si accollava il pagamento procuratore. Inoltre, alcuni procuratori argentini, sostengono i pm di Napoli, attraverso il ricorso a documentazione fiscale e commerciale fittizia e l’interposizione di società schermo con sedi in paradisi fiscali, non venivano tassati in Italia dei loro compensi.

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