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  • Operazione Microsoft TikTok: è scontro tra USA e Cina

    Operazione Microsoft TikTok: è scontro tra USA e Cina

    • Lorenzo Denaro
    La guerra non convenzionale tra USA e Cina si fa sempre più aspra. A far scattare di nuovo la scintilla dello scontro tra Pechino e Washington stavolta è stata la trattativa Microsoft - TikTok. Il colosso di Redmond infatti ha ammesso di essere interessato a trattare l’acquisizione del social network cinese. Le perplessità sulla trattativa erano legate alle recenti affermazioni di Trump, che ha accusato TikTok di essere al servizio del governo di Pechino e di voler quindi bandirlo dagli USA.  Ma qualche ora fa l’annuncio da parte di Microsoft:  “Il CEO Satya Nadella, a seguito di una conversazione avuta con il Presidente Donald J. Trump, ribadisce che Microsoft è pronta a continuare la trattativa per l’acquisizione di TikTok”.  L’avallo del governo USA alla trattativa ha scatenato le ire del Governo della Repubblica Popolare. I media cinesi ci sono andati giù pesante: “vigliaccheria di Washington” e “furto” hanno scritto il Global Times e il China Daily. 

    Ma la guerra che si sta scatenando in queste ore tra le due superpotenze parte da lontano. Prima lo scontro sui dazi, poi l’arresto del numero 2 di Huawei, infine le pressioni del governo USA su Gran Bretagna e Italia per escludere le aziende cinesi dalle infrastrutture per il 5G. Lo scenario è quello che gli strateghi militari prevedevano già da diversi anni. L’occupazione dello spazio competitivo si è spostata dal terreno militare al controllo delle informazioni e la raccolta dati dei cittadini sulla rete Internet. In questo contesto, Microsoft e Facebook (che ha in TikTok il suo primo competitor) da anni si muovono per dominare e occupare lo spazio social della rete. Mark Zuckerberg si è sempre dimostrato collaborativo con il governo USA e Microsoft è stata anch’essa sempre molto disponibile a collaborare con gli apparati del governo. I creatori di Windows e Xbox, in particolare, sotto la direzione Nadella, hanno puntato fortissimo sulle infrastrutture e i servizi cloud e da qualche tempo stanno facendo lo stesso sul mercato dei social network.

    Non sorprende, quindi, l’interesse dell’azienda fondata da Bill Gates per TikTok, ma appare altrettanto chiaro che la mossa ha trovato l’interesse e i favori di Washington. Dalla Cina però fanno sapere che “non si accetterà il furto di una società cinese e la Cina avrà molti modi per rispondere”. Un altro tassello si aggiunge alla guerra per il controllo delle informazioni e non sarà l’ultimo.

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