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  • Ronaldo gioca male, Ronaldo vince la partita: sì, questa è la sua Juve

    Ronaldo gioca male, Ronaldo vince la partita: sì, questa è la sua Juve

    • Alberto Polverosi
    Come ha giocato Ronaldo? Male. E chi l’ha vinta la partita? Ronaldo. E allora? Allora siamo davanti a un giocatore unico e tutte le volte che ce lo dimentichiamo (come accade qui a Empoli per almeno 50 minuti), lui è lì a ricordarcelo. Non si vede mai fino al rigore, il primo da quando indossa la maglia bianconera perché è pure il primo a favore della Juve. Lo segna alla sua maniera, botta secca, Provedel va dall’altra parte. Due minuti dopo, la Ronaldata: una botta terrificante qualche metro fuori area, un missile che vola all’incrocio dei pali e la Juve è oltre l’Empoli. Come gioco non lo meriterebbe, ma quei 25 minuti di inizio ripresa certificano una forza spaventosa.

    UN TEMPO DI EMPOLI - La Juve è stanca, ha nella gambe lo sforzo di martedì col Manchester, e non è nemmeno messa bene in campo, così il primo tempo va all’Empoli, nel gioco e nel punteggio. La squadra campione d’Italia non è presente, non è nemmeno parente lontana di quella dell’Old Trafford. L’Empoli ha più forza, più ritmo, più intensità e, per come sviluppa la manovra, anche più tecnica collettiva. Quando riparte, lascia il segno.

    LE FINTE POSIZIONI - Il centrocampo della Juve, lo stesso di martedì a Manchester, ha più di un problema. Matuidi (come si vedrà bene nell’azione del gol) sembra giù di condizione, anche se poi si riprenderà nel secondo tempo, Pjanic dirige la manovra con pochi errori ma a ritmi troppo lenti e Bentancur non è di nessun aiuto. Le assenze di Khedira ed Emre Can tolgono alternative ad Allegri quando più ne avrebbe bisogno. Ma lo stesso disagio è vissuto anche nel trio d’attacco. Il tecnico livornese sceglie giocatori in posizioni...finte: Dybala a destra e non è un’ala destra, Bernardeschi (il peggiore in campo) al centro e non è un centravanti, Ronaldo a sinistra, che va bene anche come ala sinistra, ma per 45' non ne azzecca una. Forse si riposa pensando alla ripresa. In ogni caso, l’assenza di Cancelo si fa sentire, eccome: De Sciglio, al debutto, farà qualcosa di buono solo nella ripresa.

    QUATTRO TREQUARTISTI - Andreazzoli fa una scelta coraggiosa e molto
     tecnica: gioca con una sola punta di ruolo (Caputo), con due trequartisti alle sue spalle (Krunic e Zajc) e con altri due...trequartisti o quasi (Bennacer e Traoré) in mezzo al campo. Il problema è che due giocatori su quattro non danno l’apporto sperato: Zajc non incide mai e Traoré, un pallino del tecnico, è ancora troppo giovane (classe 2000) e fragile per questo tipo di partite. L’Empoli attacca bene al centro e sulla destra, con l’asse Di Lorenzo-Acquah, mentre al centro Bennacer porta un buon
    ritmo e molte idee, sgusciando nel centrocampo avversario.

    IL VANTAGGIO - Il gol è un insieme di prodezze e di errori, prodezze empolesi, errori juventini. Quando scatta il contropiede, Alex Sandro entra in scivolata su Acquah e non lo prende: in scivolata, uno della sua esperienza, non può e non deve mai entrare. Parte Acquah, Matuidi lo affianca, lo rincorre arrancando e lo perde. Il centrocampista toscano cerca Caputo che fa un velo per l’arrivo di Krunic al centro area, rimpallo con Bentancur che non riesce a anticipare l’empolese, la palla resta lì e Caputo la sbatacchia in rete con un sinistro terrificante sul palo lontano.

    POI RONALDO - E’ troppo brutta la Juve per essere vera e per non essere svegliata da Allegri nell’intervallo. Quando rientra in campo, ribalta la partita. Prodezza di Provedel su Alex Sandro, altro capolavoro del portiere un attimo dopo su tiro di Pjanic deviato sulla traversa. Siamo al 3'. Quattro minuti ed ecco il rigore, per un’astuzia di Dybala che anticipa Bennacer (uno dei migliori in  campo) e si fa buttare giù. Rigore per Calvarese. Gol di Ronaldo. Curiosità: l'ultimo rigore segnato da Cristiano Ronaldo era quello contro la Juventus nei quarti di finale della scorsa Champions League, il rigore del bidone dell’immondizia al posto del cuore dell’insensibile arbitro Oliver. Immaginiamo altri fuochi d’artificio, invece la Juve non continua su quel livello. Aspetta. Chi? CR7. Cosa? La prodezza. Al 25', Cristiano decide la partita.

    LA JUVE DI UN ANNO FA - La squadra di Allegri vince una partita come ne ha vinte tante negli anni scorsi. Pur esaltando un nuovo tratto del suo carattere (il bel gioco) in questo avvio di stagione, non ha dimenticato la sua concretezza. Vince con poco, o meglio, vince con Ronaldo. Dopo la rimonta, rallenta di nuovo il ritmo, l’Empoli dovrebbe provarci con più insistenza, ma non ha più fiducia. Allegri chiude con Barzagli e la difesa a 3. Tredici partite fra campionato e Champions, 12 vittorie e 1 pareggio, la Juventus ha eguagliato la miglior partenza della sua storia: 28 punti
    nelle prime 10 giornate come nel 2012-13 e non perde in trasferta in campionato da 18 partite (15 vittorie e 3 pareggi). Impossibile chiedere di più.



    IL TABELLINO
     
    Empoli-Juventus 1-2 (primo tempo 0-1)
     
    Marcatori: 28’ p.t. Caputo (E), 9’ s.t. rig. e 25’ s.t. Ronaldo (J)
     
    Empoli (4-3-2-1): Provedel; Di Lorenzo, Silvestre, Maietta, Antonelli (24’ s.t. Pasqual); Acquah, Bennacer, Traore (37’ s.t. La Gumina); Krunic, Zajc (30’ s.t. Ucan); Caputo. All. Andreazzoli.
     
    Juventus (4-4-2): Szcezesny; De Sciglio (45’ s.t. Barzagli), Bonucci, Rugani, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic (35’ s.t. Douglas Costa), Matuidi, Bernardeschi (21’ s.t. Cuadrado); Ronaldo, Dybala. All. Allegri. 
     
    Arbitro: Calvarese di Teramo
     
    Ammoniti: 43’ p.t. Bernardeschi (J), 48’ p.t. Bentancur (J), 13’ s.t. Traore (E), 33’ s.t. Dybala (J), 46’ s.t. Ucan (E)

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