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  • Oriundi| Serbatoio azzurro

    Oriundi| Serbatoio azzurro

    La Na­zionale va rifondata. Si deve aprire un nuovo ciclo, molti dei giocatori che hanno falli­to in Sudafrica resteranno a casa. Cannavaro e Gattuso hanno già annunciato il loro addio, non ci sarà più spazio neppure per Camoranesi e De Sanctis e parecchi altri. Per creare un nuovo ciclo Cesare Prandelli potrà pren­dere in considerazione anche i giocatori naturalizzati, quelli che hanno il doppio passaporto e che negli ultimi tempi spesso fanno la fortu­na di altre na­zionali.

    Nell­’Italia recen­te c’è stato un solo caso nel­la Nazionale maggiore e riguarda Ca­moranesi, che in questi anni ha dato il suo contribu­to alla squadra azzurra vin­cendo il Mondiale 2006, mentre in passato il fenome­no assunse proporzioni mag­giori con i vari Orsi, Monti, Sivori, Altafini. La politica della Federazione in questo senso è di massima apertura. Non ci saranno mai pressioni per far cambiare lo status di un calciatore, ma quelli che hanno tutti i requisiti saran­no presi in considerazione. Da parte dei vertici federali non ci saranno preclusioni, ma nello stesso tempo non ci saranno condizionamenti nei confronti del nuovo ct che, come ha ricordato ieri il pre­sidente Giancarlo Abete, agi­rà in assoluta autonomia. Ci sono molti giocatori che recentemente hanno dato la loro disponibilità e che in al­cuni casi hanno sfiorato la convocazione. E’ il caso di Amauri, della cui chiamata per il Mondiale si è parlato fino a poche settimane dalla partenza per il Sudafrica. Le lungaggini burocratiche per ottenere il passaporto italia­no e una certa chiusura ma­nifestata dagli azzurri (pen­sate un po’...) hanno reso complicato il suo passaggio in azzurro. In questo attacco anemico anche Amauri, che per la verità ha vissuto una stagione negativa, al pari di tutti gli altri giocatori della Juve, avrebbe fatto comodo. Anche due brasiliani si so­no resi disponibili. Sono Thiago Motta e Taddei. In questo cen­trocampo che ha fatto ac­qua da tutte le parti po­trebbero fare la loro parte. Anche Zarate si era propo­sto. Se l’ar­gentino completasse la sua maturazione potrebbe diven­tare un giocatore importante anche in chiave Nazionale.

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