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  • Oronzo Canà o Thiago Motta? Dal '5-5-5' al '2-7-2' dell'allenatore del Genoa

    Oronzo Canà o Thiago Motta? Dal '5-5-5' al '2-7-2' dell'allenatore del Genoa

    • Angelo Taglieri
    "Un angolo per chi ha la visione del calcio di Nick Hornby, per chi vive la partita come un film, per chi reputa Babangida il miglior calciatore della storia. Un piccolo mondo per chi non ha scritto calcio con il pallone tra i piedi, ma con una penna tra le dita, una telecamera sulla spalla o un joystick in mano, per quelli cresciuti a pane, nutella e Holly e Benji . Il calcio visto con gli occhi, e gli occhiali, del Nerd".

    "Ecco qua, da oggi inizia questa nostra preparazione precampionato, preferisco si faccia qui in montagna perché l'ossigeno allarga i polmoni e allarga pure il cervello di qualcuno di noi. Oh. Voi sapete che le migliori tattiche di preparazione nascono da Coverciano, c'è chi ha usato la zona in un modo chi in un altro. Liedholm la zona lenta, Eriksson la zona velocissima, Bearzot usa la zona pipa. Io che tipo di zona uso?". E storia fu. La bizona e il 5-5-5. "Ma che si gioca in 15?"." No, in 16, perché c'è il portiere". Oronzo Canà entrò nella storia del calcio dalla porta di una sala cinematografica e con un modulo, a suo modo, rivoluzionario. ​"Mentre i 5 della difesa vanno in avanti, i 5 attaccanti retrocedono. Durante questa confusione generale...".




    IL 2-7-2 - Il 5-5-5 della Longobarda di Canà, però, ora se la dovrà vedere con un altro modulo rivoluzionario: il 2-7-2 di Thiago Motta. Il Genoa ha deciso di puntare sull'ex centrocampista di Barcellona, Villarreal, Atletico Madrid, Inter, PSG e proprio del Grifone per cambiare rotta dopo l'era, breve, Andreazzoli. E sì, l'allenatore che ha guidato l'under 19 del Paris Saint-Germain, ha parlato proprio del 2-7-2

    COME SI LEGGE - Nessun ritiro in montagna, nessuna lavagna, nessun cappellino con la visiera e nessun "signor Orecchia" come assistente (ci sarà Roberto Murgita, tutor di Thiago Motta visto che è senza patentino), ma una lettura diversa del calcio. "​Per me la squadra si può leggere anche partendo dalla fascia destra arrivando alla sinistra. Io il portiere lo conto in quei 7 in mezzo al campo. Per me l’attaccante è il primo difensore e il portiere il primo attaccante. Dal portiere parte il gioco, con i piedi, e dalle punte il pressing offensivo per recuperare la palla" le parole dell'ex numero 10 dell'Italia. Quindi non si tratta che di un 4-3-3 ma letto da destra a sinistra. Nessuna rivoluzione particolare, quindi, solo la voglia di giocare un calcio propositivo. Come Guardiola, fonte d'ispirazione, e Ancelotti, suo vero modello. Dal 5-5-5 al 2-7-2, sempre in 11 in campo, con moduli più semplici di quello che dicono i numeri e che servono, come tutti, per mandare in confusione gli avversari. In sostanza, conta il concetto. Certo, qualcuno potrebbe obiettare: "E se poi andiamo in confusione noi?". Anche il Genoa ha il suo Speroni?

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