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  • Osvaldo attacca Prandelli: 'Io escluso dal Mondiale, i giornali gli facevano la formazione'

    Osvaldo attacca Prandelli: 'Io escluso dal Mondiale, i giornali gli facevano la formazione'

    Pablo Daniel Osvaldo senza mezze misure. Dal palco di Paganica, a margine del concerto dei suoi Barrio Viejo, l'ex Juve e Roma ha parlato ai microfoni di gianlucadimarzio.com: "Calcio? Un mondo finto, dove se fai gol sei un dio e se non lo fai sei una m…a. E il calcio di oggi è come il reggaeton: una musica di m..da che però piace alla gente. È un freddo business, dove nessuno pensa a come stai ogni giorno. La mia vita è sempre stata disordinata. Nell’ambiente del calcio mi hanno sempre visto come un matto, ma non ho mai capito certe logiche. Non potere uscire dopo una sconfitta, suonare la chitarra o bere una cosa lontano da una partita. La dittatura del risultato è l’ipocrisia più grande: c’è chi ritiene Messi un fallito per non aver vinto un mondiale. Quelli sì che sono dei falliti”.

    POCHETTINO - “Pochettino è un grandissimo allenatore ma nella sua testa esiste solo il calcio. Nella mia esistono tante altre cose. Non avrei mai potuto essere come mi avrebbe voluto”.

    UNA CANZONE IN ITALIANO - “Per Zeman? Che per me è stato come un padre. De Rossi? Uno dei miei migliori amici nel calcio insieme a Tevez e Heinze. Oppure per i campioni veri con cui ho giocato: Totti, Pirlo, Buffon. Gente di un altro livello, non solo sul campo”.

    PRANDELLI - “Mi tenne fuori dal mondiale brasiliano dopo che avevo segnato tanto durante le qualificazioni. Prandelli era così, si faceva fare la formazione dai giornalisti. La stampa voleva Cassano e così mi fece fuori. Peccato, perché quel mondiale avrei meritato di giocarlo”.

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