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  • Juve, le pagelle di CM: Alex Sandro mancino caldo, Neto fa il Buffon

    Juve, le pagelle di CM: Alex Sandro mancino caldo, Neto fa il Buffon

    • Lorenzo Bettoni, inviato all'Olimpico
    JUVENTUS

    NETO 7,5: Fa il vero vice Buffon e lo fa per novanta minuti, non come contro il Napoli quando dopo un paio di ottime parate riportò gli uomini di Sarri in corsa per la qualificazione con un controllo da film horror. Ad inizio ripresa mette la manona sul diagonale di Felipe Anderson e pochi minuti dopo respinge il tentativo ravvicinato di Immobile. Decisivo come se avesse segnato.

    BARZAGLI 7: Chiunque passi dalle sue parti trova sempre la sbarra abbassata. Sempre in controllo della situazione, sempre pulito sulla palla anche se spesso gli basta la posizione per avere la meglio sugli avversari. Non sapeva più come stupire, si è scoperto terzino a 36 anni.

    ​BONUCCI 7,5: Il rilancio di testa sui piedi di Luis Alberto nella ripresa è da bollino rosso ma generalmente il centrale bianconero concede il minimo e, cosa ancor più importante, chiude la partita già prima della mezz’ora segnando il gol del 2 a 0.

    CHIELLINI 7,5: Sta bene fisicamente e si vede. Gli inserimenti degli attaccanti della Lazio non lo intimoriscono infatti chiude tutti gli spazi sia sul gioco aereo che palla a terra.

    ALEX SANDRO 8: Per la prima volta in carriera fa due assist in una sola partita. Prima il suo mancino illumina il connazionale Dani Alves dall’altra parte dell’area, poi mette in porta Bonucci direttamente da calcio d’angolo. Dietro concede poco anche quando entra Felipe Anderson. E’ tra i migliori al mondo nel suo ruolo.

    RINCON 7: Gara di estremo sacrificio ma di cui la Juve ha tanto bisogno. Recupera un sacco di palloni e infatti Allegri lo tiene in campo per 90 minuti.

    ​MARCHISIO 7: Con Pjanic in tribuna, la testa e i polmoni della Juve sono quelli del Principino. In netta ripresa dal punto di vista fisico, non va quasi mai in affanno nonostante la Lazio qualcosa nel secondo tempo la crei.

    ​DANI ALVES 8: Si conferma grande nelle partite che contano. Apre i conti all’11esimo minuto con un tiro a volo che sembra facile ma in realtà è di difficilissima realizzazione. Continua la sua partita tra numeri, tunnel e assist che i compagni di squadra non sfruttano. Per la prima volta da quando è in Europa segna più di cinque gol stagionali. Samba.

    DYBALA 7: Si muove bene tra le linee ma non solo. La Joya, specialmente nel primo tempo, gioca su tutta l’ampiezza del campo, attacca la profondità scambia bene con Dani Alves ed ha un paio di occasioni da gol che però Strakosha neutralizza (dal 78’ LEMINA n.g.)

    ​MANDZUKIC 7: Lotta come un leone, come sempre. Wallace prova involontariamente a metterlo ko ma il croato si rialza e morde anche più di prima. Meno male che alla vigilia era in dubbio per u
    n colpo alla schiena subita contro la Roma. Gladiatore.

    HIGUAIN 6: Paradossalmente le cose migliori della partita le fa lontano dalla porta. Il Pipita tiene su la squadra e aiuta la difesa ma, stranamente, si impappina quando vede il bersaglio grosso. Il gol del possibile raddoppio sbatte sulla gambe di Strakosha, per fortuna della Juve Bonucci aggiusta le cose poco dopo. Nella ripresa il copione non cambia, è la maledizione delle finali di Higuain. I tifosi della Juve sperano che l’incantesimo si spezzi a Cardiff.

    ALL. ALLEGRI 7,5: ‘Rischia’ Mandzukic e Dybala che alla vigilia non erano al 100% della forma fisica. Conferma modulo e uomini che nell’ultimo mese hanno portato la Juve in finale di Champions e grazie anche a un atteggiamento molto diverso rispetto a quello di domenica scorsa contro la Roma permette alla Juve di vincere la terza coppa Italia consecutiva. Un record, come lo sarebbe quello del sesto scudetto consecutivo. Il pelo nell’uovo? Poteva concedere un minuto di gioco a Mattiello che era in panchina con il resto della squadra.
     

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