Calciomercato.com

  • Palermo degli orrori:| La lunga lista dei bidoni

    Palermo degli orrori:| La lunga lista dei bidoni

    • D.V.

    Meglio un Bertuolo di ieri o un Bertolo di oggi? Senza offesa, il dubbio è lecito. Dai tempi dell'ultima Serie A del Palermo nel secolo scorso ai giorni nostri, tante delusioni sono transitate da viale del Fante. Il pubblico del 'Barbera' è stato abituato fin troppo bene nell'ultimo decennio. Ma un tempo anche quelli di bocca buona hanno avuto rigurgiti di bile nell'osservare personaggi persino equivoci sul proscenio della vecchia 'Favorita'. La lista degli errori rosanero è lunga e di vecchia data, sia nella massima serie che nell'ignominiosa Serie C.

    Gli anni '70 e '80 scorrono come un film in bianco e nero mai restaurato. Da Fumagalli a Pace (una metamorfosi impensabile rispetto al giocatore del Bologna) a Vallongo. Nel trentennio tra cadetti e terza serie tipi di ogni fattezza e scarsezza. I portieri Spalazzi e Laveneziana, il finto centravanti Peressin, l'ala Perissinotto, il difensore Beretta. Indelebile nella memoria è Montenegro, 'bomber' prelevato dal Lecce in cambio di Magistrelli e giunto da queste parti con le polveri annacquate. Lo stesso Sabatini, l'ex ds ora alla Roma, fece fiasco qui. E tanti altri: Bergossi, Fattori, Marmaglio, Zarattoni (chi?), Fermanelli. E ancora Malaman, Pircher, il rude Falcetta, il 'faccendiere' Ronco, tra i primi avventori del calcio-scommesse.

    La cancellazione della squadra rosanero nell'estate del 1986 diede la stura alla fase di rinascita. Bisognava allestire una squadra di sana pianta, cosa che riuscì in pieno a Peccenini e al tecnico Caramanno. Tuttavia non mancarono i 'bidoncini' come Carucci (dal settore giovanile della Roma) e Restuccia (prodotto del vivaio del Napoli). E poi ricordate i vari Cancelli, Cangini, Osmani, Danelutti, Fragliasso, Pullo, Scaglia, Strappa, Buoncammino (colui che non capì di starsene tranquillo dopo il pareggio del Brescia, segnando uno dei gol più belli della sua non folgorante carriera...) e Mucciarelli, Olivari, Cammarieri, Moro, Schiaffino, Criniti, Tasca, Bonaiuti (era stato secondo alla Juventus, anche le grandi sbagliano).

    Capitolo a parte dedicato ai primi tre stranieri della nuova era: Hoop, olandese non diremmo volante e tulipano nero solo per il colore della pelle; Dnibi, marocchino col passo di tartaruga; Dittgen, tedesco statuario nel senso che non lo spostavi nemmeno a cannonate e quando saltava incassava la testa tra le spalle. La lista dei campioni mancati prosegue impietosa: Landini, Triuzzi, D'Amblé, Paratici, Fattizzo, Mortari, Passalacqua, Mastrolilli, Illario, Nicodemo, Belmonte, Tondo, Cardascio, De Vezze, Ferri il biondino, Maggiolini che segnò il gol con l'Ascoli per la Serie B, Quadrini, Frezza, Guerra, Lanzaro, Lai, Matteini.

    Un ricordo: pomeriggio di gennaio, Rumignani allenatore, la squadra a Monreale per un test. Arriva l'ultimo acquisto, Butti, per dare ordine al centrocampo. Biffi da par suo gli fa la foto: 'Uuh, che fisico. Da lanciatore di coriandoli'. Impagabile. Qualcuno sfugge inevitabilmente all'elenco, non è così per altri tre stranieri di piccolissimo cabotaggio: Herrera, Vassallo e Ongfiang. A quest'ultimo ho visto fare cose pazzesche in allenamento, dalla 'rabona' al 'paso doble', dalla 'foca' all''elastico', dalla 'veronica' al 'sombrero': un giocoliere. Peccato che in campo, in una vera partita, con tanto di avversari, lui spargeva fumo con il solo movimento delle folte treccioline.

    (Giornale di Sicilia)

    Altre Notizie