Dodici mesi di squalifica, oltre a una pena pecuniaria di ben 80mila euro. Maurizio Zamparini ha tuonato per un'inibizione che ritiene ingiusta e che attribuisce alle storture dei regolamenti in seno al calciomercato. Sta di fatto che la Procura Federale ha metaforicamente sbattuto contro il muro il presidente del Palermo per gli acquisti - a quanto pare condotti illecitamente - di Pastore, Acquah, Laribi, Morganella e Melinte.

Il corollario principale di questa brutta faccenda è che il patron non potrà apporre le firme, in parole povere 'fare mercato'. Ma c'è di più: Zamparini dovrà evitare le attività della Lega Calcio, come ad esempio le riunioni, alle quali dovrà necessariamente partecipare un suo delegato (Perinetti nel prossimo futuro). Senza dimenticare che l'imprenditore friulano, al pari del suo omologo Lotito, per i prossimi dieci anni non potrà essere eletto nei consigli di Lega o federali.