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  • Palermo, Goian:| 'Entro e non esco più'

    Palermo, Goian:| 'Entro e non esco più'

    • D.V.

    'Ringrazio i medici e i fisioterapisti, a volte hanno dovuto anche sopportarmi. In carriera non avevo mai avuto un infortunio così grave, alcuni giorni ero sorridente, altri nervoso. Il sostegno dello staff medico è stato fondamentale anche a livello psicologico. La mia famiglia è stata un rifugio: quando tornavo a casa, dimenticavo tutto'. Era il primo giorno di agosto quando Goian si fece male. Il Palermo giocava contro la Dinamo Tirana. Un tentativo di recupero, la gamba destra piantata sul terreno di gioco. Caviglia e ginocchio ko. A caldo si parlò di 40-50 giorni di prognosi, il tempo ha stravolto quella previsione. 'È stato un infortunio grave, all'inizio avevo temuto per il ginocchio, invece a darmi più fastidio è stata la caviglia. Il momento più duro è stato quando sono iniziate le partite ufficiali: lì ho realizzato che avevo lavorato per un mese inutilmente. Il campo mi mancava da morire. Ora sto bene, nei giorni scorsi ho fatto un controllo a Udine, il dottore Poser (consulente medico del Palermo, ndr) mi ha detto che sono guarito. Piano piano sta anche tornando la condizione'.

    'La malasorte si è accanita contro di me, pazienza. Nel calcio ci sta anche questo. Le gerarchie adesso non mi interessano, voglio solo tornare a giocare. E non appena entro, è sicuro che non esco più. È chiaro che mi piacerebbe esserci già contro il Bologna, ma sarà Rossi a decidere. Rispetterò le sue scelte, il tecnico con me si è comportato sempre benissimo. Mi ha detto che mi avrebbe aspettato, adesso eccomi qui. Quanto a Glik e Munoz c'è poco da dire, si tratta di due giovani molto forti. Entrambi hanno grandi qualità, anche se è chiaro che difettano d'esperienza. Forse Kamil sta pagando l'impatto con il calcio italiano, è successo anche a me un anno fa. E la lingua per lui è un altro ostacolo. Nonostante qualche errore, a me questa difesa piace, penso sia anche più forte di quella di un anno fa. Le critiche non sono un problema, nel calcio non sbaglia solo chi non gioca...'. Da qui alla sosta natalizia il Palermo giocherà 15 match, uno ogni quattro giorni. E a Goian viene già l'acquolina in bocca.

    'È un momento particolare della stagione, c'è bisogno di tutti. Sarebbe bello, ad esempio, andare avanti in Europa League, perché in quelle partite si respira un clima particolare. Se passiamo la fase a gironi può succedere di tutto. Io ho tanta voglia di dimostrare il mio valore sia in campionato che in coppa. Finora il vero Goian, quello della Steaua Bucarest per intenderci, non si è visto. Spero di fare una grande stagione, ma è chiaro che mi serve continuità. Un anno fa avevo davanti Kjaer che ha fatto un campionato mostruoso, in ritiro mi sentivo pronto per una stagione da protagonista. Ora non mi resta che lavorare, un'occasione l'avrò di sicuro. Quella con il Bologna è una gara difficile, contro una squadra che ha buoni valori e che ha iniziato il campionato con il piglio giusto. Bisogna fare attenzione a Di Vaio, ma sono certo che domenica vincerà il Palermo. Contro il Bologna arriverà la prima vittoria casalinga. Abbiamo gli uomini giusti per fare male ai nostri avversari. Ilicic e Bacinovic si sono inseriti alla grande, sono stati una sorpresa anche per me. Pastore è un fenomeno, lui in campo si diverte. Certe giocate gli vengono naturali, non le fa per prendere in giro gli avversari. Di sicuro è meglio averlo come compagno'.

    (Giornale di Sicilia) 

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