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  • Palermo ko:| Fantasisti 'prevedibilisti'

    Palermo ko:| Fantasisti 'prevedibilisti'

    • D.V.

    In alcuni sport viene assegnato un handicap per cercare di equilibrare le forze in campo. Per un golfista un certo numero di colpi; i cavalli vengono caricati di pesi, più pesanti per i più bravi. Con l'espulsione di Coda, l'Udinese ha giocato con l'handicap di un giocatore, ma per il Palermo di ieri non sarebbero bastati neanche due. Dal colpo di Coda su Pinilla del cartellino rosso si è giocato per mezz'ora: i rosa, oltre al gol, hanno tirato una solo volta con Pastore. Confermato il postulato degli attaccanti: il numero di azioni pericolose di una squadra è indipendente dal numero delle punte schierate. Così per Pinilla, Maccarone, Hernandez, Ilicic e Pastore la palla è rimasta sempre fuori dall'area avversaria, dove è entrata solo su cross che ai tempi si definivano telefonati. 'Pronto? Sono Cassani, sto tirando un cross alto nella tua zona'. 'Sono Handanovic, ricevuto'.

    Delio Rossi è uscito dal campo con la faccia di quello che ha visto i fantasmi. Ovvero i suoi giocatori. Il gioco del Palermo prevede di avanzare palla a terra e andare in profondità con triangolazioni. Ieri il triangolo non veniva chiuso mai, il passaggio di ritorno era sempre fuori misura. Rette sghembe, per chi si ricorda la matematica di scuola media. I fantasisti (Pastore e Ilicic) erano diventati 'prevedibilisti'. E la difesa commetteva i suoi bravi errori. Munoz dedicava alla dea della inesperienza un fallaccio su Di Natale che aveva già crossato inutilmente vicino alla bandierina del calcio d'angolo. Punizione e gol. Cassani tirava la maglia a Zapata (ancora su azione a birilli fermi di calcio d'angolo) ottenendo un test di resistenza positivo e un rigore contro.

    Il Palermo è una squadra di valori tecnici e, quindi, bisogna di freschezza fisica e mentale per esprimersi al meglio. La penuria di riserve a centrocampo e sugli esterni, l'esclusione degli sloveni dall'Europa League, non aiutano in questo recupero. Così dopo la pausa il fresco Palermo travolge il Bologna e dopo il Cska Mosca è un 'lontano parente' (definizione di Rossi). Contro i russi il Palermo ha dato l'anima, spremendosi per restare all'altezza di un avversario più forte. E se il Palermo subisce gli avversari (capita di più fuori casa) la difesa prima o poi sbaglia. Contro il Bologna erano emersi i pregi, contro l'Udinese i difetti. In mezzo un Palermo che deve ancora crescere.

    (Giornale di Sicilia)

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