Quella con il Diavolo non è mai una sfida qualunque per il numero 10 del Palermo. In carriera ha già 'pizzicato' con cinque gol la squadra con le maglie a strisce rossonere. E, come se non bastasse, quando ha segnato al Milan, alla fine la sua squadra ha vinto. La prima volta, quando giocava nel Perugia, decise la gara del 9 febbraio 2003 contro il Milan di Ancelotti, che in quella giornata perse la vetta della classifica: un suo bolide - destro di controbalzo da venti metri - al 36' chiuse il match, facendo impallidire i vari Rui Costa, Shevchenko e Inzaghi e rallegrare Trapattoni, che lo aveva appena convocato nella Nazionale azzurra.

L'escalation da arma letale contro il club di Berlusconi, però, è arrivata con il Palermo. Il 26 settembre 2007, Miccoli fissò il risultato finale sul 2-1 con una meravigliosa punizione al terzo minuto di recupero: Kalac battuto e prima pazza corsa sotto la curva Nord, agitando la maglia rosanero, per Fabrizio. Il numero 10 rosanero si è ripetuto contro il Milan, aprendo le danze, con un destro a rientrare, nel 3-1 al Barbera del 30 novembre 2008. Altri due gol a giro, ai rossoneri, sono arrivati nel campionato successivo, all'andata nello 0-2 di San Siro del 13 dicembre 2009 (con tanto di applausi dei tifosi avversari al momento della sostituzione) e al ritorno nel 3-1 al 'Barbera' del 24 aprile 2010, quando il capitano realizzò la terza rete. Episodi ripetuti che danno la misura di quanto calciatori e tifosi del Milan siano allergici al salentino e alle sue prodezze...

(Giornale di Sicilia)