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  • Palermo-Novara:| Tra curiosità e ironia

    Palermo-Novara:| Tra curiosità e ironia

    • D.V.

    VIVIANO. A guardare i tratti somatici di Emiliano ci sovviene subito il pittore fiesolano settecentesco Niccolò Nannetti. Entrambi con basette lunghe, capelli corti, fronte ampia, sopracciglia da ali di gabbiano. I destini di Emiliano e del Palermo si sono incrociati con successo. Il portierone spera di ritrovare in tempi brevi il profumo della Nazionale.

    LA SVEGLIA. È arrivata al 30' con un tiro velenoso di sinistro di Ilicic. Il ragazzo gioca a corrente alternata e fa tanta rabbia. Ieri ha compiuto 24 anni. Auguri. Ma è bene che sul campo si dia una mossa una volta per tutte. Intanto sul manto verde i rosa alzano il baricentro e cominciano a mettere ansia al Novara, che lentamente si disunisce. Tesser in panchina alza la voce ma i suoi ragazzi non riescono più a mettere in difficoltà la retroguardia rosa. Fanno ottima guardia i centrali Mantovani e Silvestre. Sulla sinistra pressa Balzaretti e sulla destra non dispiace il possente Munoz. Il Novara subisce troppi gol e sembra destinato a retrocedere.

    TESTINA D’ORO. È quella di Budan che al 41' raccoglie un fantastico assist di Miccoli e con un micidiale colpo di zucca batte l'esterrefatto Ujkani. Il croato si ripete nella ripresa segnando ancora un supergol di testa. Esce al 79' dal 'Barbera' sotto un'ovazione di applausi. Il croato ha messo alle spalle la malasorte costellata di ben otto interventi chirurgici da quando gioca in Italia. Un rimprovero, però, dobbiamo farlo a Budan: è da ingenui farsi ammonire togliendosi la maglia dopo il primo gol.

    MICCOLI. Non segna ma è tra i protagonisti della gara. Suoi i due assist che permettono a Budan di salire in paradiso. Il salentino dà spettacolo. Al 65' fa male al palo sinistro difeso da Ujkani.

    ZAHAVI. Torna in campo e in pochi minuti offre una buona visione di gioco. È in grado di servire i compagni con precisi assist con entrambi i piedi. Il suo dribbling è eccellente e col destro fa male ai portieri.

    L’AIRONE. Caracciolo perde troppi palloni e non è mai rapido nelle ripartenze. In avanti impegna in una sola occasione Viviano, che si oppone con i piedi. Spesso arretra e in fase difensiva gioca meglio. Ha poca intesa con Mascara, un altro ex. A Palermo l'Airone non ha lasciato un buon ricordo anche a causa dell'età giovane e del suo difficile carattere.

    MASCARA. Beppe esce dal 'Barbera' bersagliato dai fischi dei tifosi rosanero. L'attaccante calatino ha decisamente i fari spenti. Come sono lontani i tempi del suo esordio in azzurro con il tecnico Marcello Lippi. Correva il 6 giugno 2009.

    (La Sicilia)

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