Palermo, senti Brienza:| 'Mi hanno mandato via...'
'Sulla mia cessione sono state dette inessattezze, non l'ho chiesta né temevo la concorrenza, forse qui all'Atalanta ce n'è di più. D'estate avevo lasciato Siena, dove stavo benissimo, per una scelta di cuore. Palermo mi aveva dato tantissimo e volevo ripagare la fiducia. Non è andata così ed è paradossale, avrei potuto dare una mano, ma non si può tornare indietro...'.
Per le sue ex formazioni tira un'aria bruttissima. Vede una favorita per lo spareggio di domenica?
'Non c'è nulla di scontato. Solo un successo può aprire scenari di speranza, un pari sarebbe un risultato negativo sia per Palermo che per Siena. È una gara in cui conta solo il risultato. I bianconeri sapevano dal primo giorno di ritiro che avrebbero lottato per la salvezza, psicologicamente sono più abituati. Il Palermo, però, non può essere da meno, è in fondo da mesi. Sono convinto che i rosa sapranno reagire, anche se il Siena non va sottovalutato. Anche io inizialmente pensavo che a gennaio si fosse indebolito per lo smantellamento dello zoccolo duro, ma hanno trovato calciatori importanti'.
Da avversario spera in un pari?
'Chi sta più su in classifica si augura questo epilogo e, da professionista, penso alla salvezza della mia squadra, ma vorrei che anche il Palermo evitasse la retrocessione. Col Siena la vittoria è alla portata dei rosa, ma mi aspetto due squadre contratte, che rischiano di annullarsi a vicenda. Un incontro del genere può essere risolto dalla giocata di un singolo. Conosco bene Miccoli, darà tutto quello che ha, lui è l'uomo che può inventare il colpo decisivo. La difesa rosa dovrà stare attenta alle ripartenze, Emeghara è un fulmine, con le sue accelerazioni può far male in profondità. Domenica scorsa mi ha colpito'.Al 'Franchi' ha giocato il quarto d'ora finale, qui è rimpianto...
'Fa piacere essere stimato, penso ancora che avrei potuto dare una mano. Ero tornato in Sicilia per restare, non per stravolgere la vita della mia famiglia che in pochi mesi ha fatto due traslochi. Purtroppo la stagione è girata male dall'inizio, con l'esonero di Sannino dopo poche gare e poi la partenza di Perinetti. Se il direttore fosse rimasto non penso che sarei andato via'.Con Lo Monaco non ha avuto un bel rapporto...
'Né bello né brutto, non l'ho avuto proprio. E lo stesso vale per gli altri, in questo senso sono venuti allo scoperto ragazzi come Rios e Barreto. Non c'era un bel clima e non aiutava la squadra, che già aveva problemi in campo'.
Cosa non funzionava?
'Tecnicamente non eravamo inferiori a tutte le altre. Meritavamo almeno 5-6 punti in più, ne abbiamo persi tanti nei finali. Meritavamo di vincere con Udinese, Parma e Cagliari, ma sappiamo com'è finita. I miei ex compagni però ci devono credere. Non devono nemmeno guardare troppo le altre squadre, ma pensare a fare quei 18-19 punti che sono alla loro portata'.(Giornale di Sicilia)