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  • Palermo, Zamparini: 'Partita spostata? Noi no, la Juve sì'
Palermo, Zamparini: 'Partita spostata? Noi no, la Juve sì'

Palermo, Zamparini: 'Partita spostata? Noi no, la Juve sì'

Il Palermo, nelle ultime ore, ha chiesto lo spostamento della prossima gara di Serie B. Il motivo? La sosta per le Nazionali coinvolge direttamente molti dei suoi giocatori: Nestorovski (a, Macedonia), Chochev (c, Bulgaria), Struna (d, Slovenia), Cionek (d, Polonia), Posavec (p, Croazia U21), Trajkovski (a, Macedonia), e Jajalo (C, Bosnia). Permesso negato, così Zamparini e Lupo si sono fatti sentire, con un comunicato al veleno.

Il testo: "Non siamo riusciti nemmeno con l’aiuto dei nostri legali ad ottenere lo spostamento delle partite in programma simultaneamente con gli impegni dei nostri giocatori nelle rispettive nazionali. Riteniamo che il problema sia soprattutto quello di salvaguardare l’etica sportiva ed i suoi valori. Infatti, essendo stato negato lo spostamento delle partite con delibera della Assemblea della Lega B, in palese conflitto di interessi, e non avendo a nostro parere né la Federazione né il Commissario della Lega B fatto alcun intervento per sanare una situazione di grave ingiustizia sportiva, chiediamo alle Istituzioni palermitane, in primis al Sindaco della Città di Palermo, a quelle siciliane ed a quelle politiche nella figura del Ministro per lo Sport, di intervenire per sollecitare gli Organi sportivi a colmare una grave lacuna: il Palermo Calcio, essendo retrocesso dalla Serie A, ha in organico oltre dieci giocatori convocati dalle proprie Nazionali, dei quali almeno otto titolari in Prima Squadra. I regolamenti prevedono che il Club si impegni a mettere in campo la migliore formazione possibile: orbene, questo ci è impedito in maniera grave. Abbiamo segnalato anche le date per i possibili spostamenti delle gare in oggetto, soluzione fattibile ed in passato applicata per la Juventus (2006/-07, Juve-Napoli rinviata dal 25 marzo al 10 aprile, n.d.r.) e per particolari partite in concomitanza di eventi non previsti o per ragioni di Ordine Pubblico. Chiediamo a Leoluca Orlando ed a tutte le Istituzioni che hanno a cuore la giustizia nei confronti del Palermo Calcio di intervenire presso gli Organi sportivi preposti, in primis il Presidente della FIGC".

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