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  • Palermo, Zamparini: 'Se perdiamo non richiamo Cosmi'

    Palermo, Zamparini: 'Se perdiamo non richiamo Cosmi'

     

    Il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, intervenendo sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli, ha rilasciato in diretta alcune dichiarazioni: “Per la volata scudetto, tifo sicuramente Napoli. L’ho detto da tempo. I giornali hanno strumentalizzato qualcosa che non esiste per creare una notizia. Conosco Galliani, è una persona intelligente. Prandelli non si deve spaventare: è l’allenatore della Nazionale e rimane tale, saranno cavoli suoi se tifa per gli azzurri o meno.
    Il Palermo? Purtroppo per il Napoli, gli azzurri dovranno giocare da noi: vogliamo batterli perché credo che gli organici si equivalgano. Giocheremo al meglio e non faremo favori a nessuno. Anzi, faccio un pronostico e dico che vinceremo noi due a zero. Se vince il Napoli? No, non richiamo mica Cosmi. Mi sono meravigliato dell’acredine con la quale è andato via. Un allenatore equilibrato non dice quelle cose sui giornali, soprattutto perché non corrispondono al vero. Malgrado mi costi per cinque domeniche 500mila euro, ossia 100mila euro a domenica, ha fatto dichiarazioni che non avrebbe dovuto fare, se non altro perché non sono vere. Non ho mai detto che Miccoli non deve giocare: Fabrizio è il mio capitano, è la bandiera del Palermo ed è il giocatore al quale voglio più bene. Ho detto che non poteva non giocare Pastore, che è una cosa diversa. In una partita delicata come il derby, ho detto di non lasciare fuori Pastore che all’andata fece tre goal. E’ il calciatore che ci fa fare la differenza. E’ come togliere Cavani al Napoli. Consigli a De Laurentiis? Nessuno. Non sono mai stato in alto a lottare per il titolo, devo fare solo i complimenti ad Aurelio. Pastore alla Roma? Non lo vendo. Ma non solo alla Roma: non lo vendo proprio a nessuno. Nocerino? Abbiamo un appuntamento per rinnovargli il contratto proprio in questi giorni. Il giocatore mi ha detto che vuole restare a Palermo e se uno mi dice di trovarsi bene qui, rimane. Il Napoli? Nessuno mi ha chiesto niente. Conoscendo Aurelio, se vuole un calciatore me lo chiede.
    La cena del dissidio De Laurentiis-Lotito? Mi sono divertito tantissimo. Era un consiglio della Lega fatto a tavola e spassosissimo. Ho fatto da paciere, abbracciando e tirato via prima Lotito, poi De Laurentiis che è rimasto fuori con me. Secondo me, c’erano due bottiglie di vino rosso in più da una parte e dall’altra. I cervelli di tutti noi avevano un po’ di fumi. De Laurentiis alla Tyson? Ma no. E’ stato bello perché, malgrado la nostra tarda età, si ridiventa bambini quando ci si trova in queste situazioni. Ma va bene così, due minuti dopo erano amici come prima. Una Supercoppa Italiana Napoli-Palermo? Mi piacerebbe tantissimo, farei le capriole per la felicità”.

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