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  • Palermomania: il Trapani insegna che nulla è impossibile, ma a qualcuno non interessa più

    Palermomania: il Trapani insegna che nulla è impossibile, ma a qualcuno non interessa più

    • Alberto Giambruno
    All’indomani della chiusura del calciomercato invernale, una domanda - più di tutte - alimenta il classico sano chiacchiericcio da ‘bar dello sport’ tra addetti ai lavori e, specialmente, tifosi rosanero: “Perché?”. Cosa ha spinto il Presidente Zamparini a tirare i remi in barca a sedici giornate dalla fine, con ancora tanti punti a disposizione? Anzi, anziché rinforzare, indebolendo ancora di più la squadra con alcune cessioni pesanti come quelle di Hiljemark e Quaison.

    Quello che sta facendo in Serie B - e che auguriamo possa continuare a fare fino alla fine - il Trapani, è la dimostrazione che ‘volere è potere’: una squadra, al termine del girone d’andata, apparentemente già condannata alla retrocessione in Lega Pro, che ha deciso di analizzare a fondo i problemi della compagine di Calori e, semplicemente, risolverli: una partenza eccellente, vedi Scozzarella, condita da alcuni innesti a portata della categoria. E, soprattutto, la condivisa voglia (tra dirigenza e squadra) di raggiungere lo stesso obiettivo.

    Francamente, tutto il contrario di quello che sta accadendo all’ombra di Monte Pellegrino. Nulla si può rimproverare alla squadra reduce da un punto, ed una prestazione dignitosa, dal San Paolo. Ecco perché, con gli sconti diretti ancora da giocare (due di questi in casa) la fiammella di speranza poteva essere ancora, incredibilmente, alimentata. Ma è stato un ‘non mercato’ in entrata, che ci costringe a parlare già al passato. A Diego Lopez dunque, il compito di provare a restituire alla tifoseria quella voglia di seguire la squadra ogni domenica senza partire già sconfitti. E, soprattutto, già feriti. Nel proprio cuore.

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