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  • Palermomania: l'alba è sempre la stessa
Palermomania: l'alba è sempre la stessa

Palermomania: l'alba è sempre la stessa

  • Daniele Valenti

La vittoria contro la Juve Stabia è un paradigma di rinascita relativo, sebbene i complimenti lusinghino tutti, anche quando arrivano da chi non ci piace. Un 3-0 infonde autostima, ma va tarato con gli episodi e soprattutto col valore degli avversari. La Juve Stabia ha la peggiore difesa del campionato e al ‘Barbera’ si è capito perché. Il Palermo continua a segnare la maggior parte dei suoi gol su palla inattiva, ben 7 su 11. Certo, sfruttare i calci piazzati è un merito, ma elevarli a panacea di tutti i mali diventa, di contro, uno specchietto per le allodole.

Iachini è arrivato da poco e sarebbe stato da visionari chiedergli anche un gioco spumeggiante. È già tanto aver messo in campo una squadra più sensata, con i giocatori che avevano compiti ben precisi. Del resto le idee sono l’anticamera del successo. La stucchevole sequela di passaggi in orizzontale si è trasformata in qualche verticalizzazione, gli attaccanti hanno provato ad attaccare la profondità per velocizzare la manovra e finalmente si è visto qualche inserimento dei centrocampisti. O meglio di Verre. Buon esordio il suo, ma non chiedetegli la luna: è giovane e ha l’esperienza di un parlamentare 5 Stelle.

 
Col senno di poi, Iachini potrebbe già sembrare la svolta, e soprattutto la scelta che andava fatta prima. Beh, Perinetti era di quest’idea due minuti dopo l’addio di Sannino, idem Zamparini. Gattuso è stato l’ennesima zamparinata imbeccata da quel volpone di D’Amico, che ha sfruttato l’atavico vizio dell’imprenditore friulano di fidarsi di troppa gente. Non sempre quella giusta. Adesso siamo alle solite: Iachini farà qualche errore fisiologico perché non conosce tutta la rosa e comunque non è Mourinho, qualche partita sarà un obbrobrio e Zamparini si incavolerà. Bisognerà rispettare i tempi e avere la forza di calmarsi, perché non si può sempre vincere 3-0.


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