È la storia più antica del mondo. Ognuno tira acqua al proprio mulino. È appena successo a Fabio Liverani: il regista del Palermo ha indirettamente ammesso tra le righe che si cura dei suoi interessi senza badare troppo a quelli della squadra e della società. In un'intervista rilasciata l'altro ieri, è stato sganciato il desiderio impellente di 'rinnovare il contratto prima che inizi il campionato, altrimenti non mi sentirei tranquillo: ai dirigenti chiedo solo chiarezza. Sarebbe il caso di farmi firmare subito, perché se gioco le prime dieci partite alla grande...'.

L'appendice ci lascia riflettere: se si giocano dieci partite alla grande cosa? Si chiedono più soldi? Non si firma più per lasciarsi sedurre dal miglior offerente? Si dà il caso che Liverani abbia ancora un anno di contratto, quindi è tenuto a dare tutto per il Palermo. Un contratto triennale non significa una sorta di '2+1': si tratta di un contratto di tre anni tout court. Ecco perché non c'è di che lamentarsi in pubblico, ricordando tra l'altro il non indifferente ingaggio che sfiora il milione di euro.

La stanza dei bottoni di viale del Fante si è sentita schiacciata come una molla e ha dato una spinta contraria. Sabatini, un uomo pacato vita natural durante, ha gentilmente spiegato che 'delle tempistiche deve occuparsi la società'. Del resto, però, 'può anche starci un desiderio del genere, è sintomo di attaccamento alla maglia'. Zamparini, invece, è stato diplomatico tanto quanto la Lega Nord lo è in materia di immigrazione: 'Liverani stia zitto. Intanto vediamo se è ancora un giocatore o è diventato un vecchietto. In ogni caso decido io quando si rinnovano i contratti'. Giusto.

Le considerazioni del centrocampista romano, comunque, hanno strabordato, toccando argomenti che dovrebbero essere appannaggio esclusivo dei dirigenti. 'Ledesma? Mi hanno dato fastidio le dichiarazioni di Zamparini. Siamo giocatori molto diversi ma è chiaro che uno esclude l'altro'. Tradotto: se prendete lui mi arrabbio. Inler, invece, 'sarebbe il massimo'. La domanda sorge legittima: da quando i 'consigli per gli acquisti' hanno varcato i confini del 'Maurizio Costanzo Show' per essere spesi anche da chi deve solo occuparsi di campo?

Morale della favola: Liverani pretende la botte piena e la moglie ubriaca. Non vuole alter ego o possibili concorrenti, dimenticando di avere 34 anni e un ginocchio malandato. Se tutto va bene, il Palermo nella prossima stagione giocherà 60 partite e una surroga di Liverani - se non proprio uno che ne faccia le veci - ci vuole. Così come ci vuole un po' di pacatezza in più nel chiedere le cose. Soprattutto nel calcio è meglio che i panni sporchi si lavino in famiglia. Tenendo bene a mente quali sono le questioni dove si può tollerare un'ingerenza e quali no. Storie di contratti, consigli per gli acquisti e musi lunghi che sarebbe meglio evitare per il bene del Palermo. Perché i giocatori, anche quelli grandi, passano, la società resta.