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  • Palermomania: mercato a costo zero

    Palermomania: mercato a costo zero

    • Daniele Valenti

    Nell’anno dell’ultima promozione in A del Palermo - era il 2005 - a gennaio Zamparini condusse un mercato in pompa magna, acquistando a Guidolin gente del calibro di Grosso e dei gemelli Filippini. Si spendeva - e magari spandeva - ponendo i tasselli per un campionato tranquillo nella stagione successiva, che non a caso culminò con la qualificazione in Coppa Uefa. Storie di altri tempi, ma il parallelismo è comunque interessante. Oggi il Palermo non ha intenzione di spendere, semmai il contrario. Il primo rinforzo è Vitiello, 31 anni tra qualche mese, svincolato.

    Iachini lo conosce, e lo conosce soprattutto Perinetti, che sta costruendo in Sicilia una succursale del suo vecchio Siena. Dopotutto, quando il patron non ti sgancia una lira per rifare una squadra dalle sue macerie, ti fidi della tua esperienza nonché delle tue conoscenze. E Vitiello è quel tipo di giocatore a cui affidarsi senza ambasce: non un fenomeno, piuttosto un buon comprimario per la categoria che si è tolto le sue soddisfazioni pure in Serie A. È con gente come Vitiello che si può stare tranquilli per assestarsi nella tranquilla navigata verso la promozione.

    C’è bisogno di altri innesti per completare l’organico, soprattutto un esterno sinistro e un centrocampista centrale di fosforo. I nomi, ancora una volta, nascono sotto il verbo del low cost: Del Grosso come alternativa - o magari concorrente  - di Daprelà, Donadel o il baby Baselli per la mediana. Giocatori che arriverebbero in prestito, o quantomeno con un limitatissimo esborso economico, giacché la cuccagna adesso è lontana anni luce. Altre idee? Perinetti le ha in testa, ma dovrà adagiarle sulla sua capacità di arrangiarsi, non certo su morbidi cuscini di euro.

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