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  • Palermomania:| Strano, ma concordo con Zamparini

    Palermomania:| Strano, ma concordo con Zamparini

    Il calcio, non state a chiedervi perché, vive di corsi e ricorsi storici. Di strane coincidenze, di beffe e di nemesi. L'anno scorso Gasperini perse l'Inter perché i suoi uomini erano immuni al credo del 3-4-3 e, anche se impossibile da dimostrare, gli remarono contro in quella sconfitta di Novara da cinema comico. Adesso, per la prima volta in carriera, Gasp subentra in corsa a un collega il cui modulo preferito, il 4-4-2, non è mai stato digerito dai giocatori. A distanza di 12 mesi, il fu Gasperson ha l'occasione per riprendersi il palcoscenico dei grandi tecnici italiani, mentre Sannino, considerato una stagione fa uno dei migliori emergenti, se ne torna a casa da plebeo con le pive nel sacco.

    Peccato, ci vien da dire. Sannino ha clamorosamente toppato. Facilissimo come il solleone a Ferragosto, col senno di poi, crocifiggere il tecnico di Ottaviano. Al di là di tutto, per chi scrive Beppe resta un ottimo allenatore che farà benissimo nella sua prossima esperienza. Sembra di rivivere la parabola di Pioli. A Palermo non è facile per nessuno: dalle paturnie di Zamparini al depauperamento tecnico, la piazza alle falde di Montepellegrino è un mulinello che di Tecnici con la t maiuscola ne ha inghiottiti troppi. Per un motivo o per un altro, la squadra era scollata da Sannino. Il presidente se n'è accorto e, incurante degli sberleffi che continuano a piovergli addosso, ha avallato l'inevitabile. Un altro esonero, una storia che si ripete.

    Tante altre volte, da Guidolin a Rossi, Zamparini ha agito frettolosamente sospinto dalla pancia e dai cattivi risultati, sovente cattivi consiglieri. Il ghigliottinamento di Sannino, invece, ha una genesi diversa: secondo noi, col passare del tempo - quello che invocano sempre i tecnici defenestrati - le cose non si sarebbero aggiustate, perché questo Palermo si trascinava in campo arrendevole. E, probabilmente, non credeva in Sannino. Adesso è inutile bearsi delle dichiarazioni di ieri in conferenza stampa, dei sorrisi a tre di Gasperini, Zamparini e Perinetti. All'inizio si vive 'di eccitazioni da prima volta', come canta Niccolò Fabi, 'quando tutto ti sorprende e nulla ti appartiene ancora'. La speranza è che il Palermo appartenga presto a Gasp. In bocca al lupo.

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