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  • Palermomania: tra Perinetti e Ceravolo

    Palermomania: tra Perinetti e Ceravolo

    • Daniele Valenti
    Qualche giorno fa Zamparini ha paventato l’ingresso di nuove figure in società. Il nome dato in pasto alle cronache è stato quello di Franco Ceravolo, 55 anni, da sempre nei pensieri dell’imprenditore friulano. Buon curriculum, grande esperienza, un certo fiuto nello scovare talenti, propensione - giustamente - a voler dire la propria e a fare il mercato. Più o meno le caratteristiche di Giorgio Perinetti, anni 63, ultima missione compiuta la promozione del Palermo con ottimi voti.

    Zamparini ha giustificato l’abbocco con Ceravolo additando l’età di Perinetti: ‘Ci vuole qualcuno più giovane’, ha spiegato il patron. Non è che Ceravolo abbia finito il servizio militare l’altro ieri o, di contro, Perinetti abbia appena telefonato al suo vecchio compagno di banco Dante Alighieri. E in ogni caso provate a immaginare quale immenso piacere possa provare un gallo quando nel pollaio arriva un collega di pari grado. Una ciotola per due Rottweiler, la stessa donna per due Casanova. Ci siamo capiti.

    Bisognerebbe aver più rispetto dei risultati. Perinetti in questa stagione ha condotto un mercato con gli avanzi, saziando tutti i clienti - i tifosi - e mettendo in vetrina altri buoni prospetti con cui realizzare plusvalenze, il pane del Palermo negli anni d’oro, giusto per restare semanticamente in cucina. E chissà cosa sarebbe successo se la riparazione di gennaio 2013 fosse stata affidata allo stesso Perinetti e non a Lo Monaco, che squassò l’ambiente interno anche inondandolo di improbabili argentini. Su questo versante non ci sarà mai la controprova. Incontrovertibile, invece, la storia: Giorgione ha fatto appena rifatto centro, l’ennesimo in carriera. E per questo merita fiducia piena, non divisa con qualcun altro.

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