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  • Palermomania:| Tutta un'altra Babele
Palermomania:| Tutta un'altra Babele

Palermomania:| Tutta un'altra Babele

Sorrentino e Dossena sono quanto di meglio si potesse sperare: esperti, forti e italiani. Anche Aronica, mettendo minuti nelle gambe, si rivelerà fondamentale. Per il resto Lo Monaco ha rinforzato il Palermo con un brasiliano (Anselmo), un portoghese originario di Capo Verde (Nelson), un portoghese con passaporto canadese (per Vitoria manca poco) tre argentini (Formica, Boselli, a breve Sperduti), e probabilmente un nordirlandese (Lafferty). Un melting pot che copre mezzo mondo e prende il posto di quello appena epurato.

Nella stessa sessione di mercato, infatti, Lo Monaco ha sfrondato una rosa infarcita di giocatori utilizzati poco e male. Non sempre per demerito dell'allenatore. Via gli argentini Bertolo e Cetto, il serbo Milanovic, il croato Budan, l'israeliano Zahavi, il cileno Labrin, l'albanese Ujkani e gli italiani (sì, a Palermo ce n'erano e ce ne sono ancora) Pisano e Giorgi. In attesa dei botti tra oggi e domani, giacché Benussi, Donati, Viola, Rios e Brienza saranno merce fresca sul bancone fino a un minuto prima del gong.

È evidente che negli ultimi anni la fisionomia del Palermo è cambiata: meno italiani, più stranieri di belle - o di brutte - speranze. Con una classifica strappalacrime, sarebbe stato il caso di affidarsi a giocatori già scafati per il nostro campionato, invece di puntare sul carneade Boselli o sul reprobo del Betis Nelson. Ma si sa, la tornata di gennaio è difficile per tutti. Meglio un Bianchi o un Calaiò che Boselli, ma questo passa il convento. Un convento dove si parleranno tante lingue diverse, ma il concetto da capire è uno e semplice: unirsi per salvarsi. Magari sperando in un po' di c…, il più discriminante dei fattori che purtroppo, però, non si trova sul mercato. E che finora è sempre mancato.

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