Calciomercato.com

  • Palermomania:| Tutta un'altra filosofia

    Palermomania:| Tutta un'altra filosofia

    Un paradosso fa sì che tanti tifosi riversino nel calcio le frustrazioni che la vita porta loro in dote. Alle volte sembra proprio che il Palermo, per uscire indenne dalle forche caudine delle critiche, debba vincere tutte le partite 3-0 raggiungendo la summa dello spettacolo. Contro la Cremonese, è vero, i rosa hanno giocato una gara scolastica, raccogliendo il massimo col minimo sforzo. Gran parte della squadra è nuova, l'allenatore ha tutta un'altra idea di calcio rispetto ai tecnici degli anni passati, è pur sempre calcio d'agosto. E invece no: alcuni tifosi - e non soltanto loro - si grattano infastiditi il naso, perché, a sentir loro, non va.

    Non è che si voglia essere ottimisti a ogni costo, ma nel Palermo di oggi ci sono sicuramente delle cose buone. La squadra sembra più compatta, i giocatori in campo sembrano mossi da un sano spirito di gruppo, la difesa non pare essere più la banda del buco. È altresì vero, rivoltando la medaglia, che il tasso tecnico della squadra si è ampiamente abbassato, con il fisiologico calo di trame spumeggianti che valgano da soli il prezzo del biglietto. Bisogna accettare la realtà: il Palermo non è più un club da quinto-sesto posto che a ogni giro può ammazzare una grande.

    Ci sono tanti onesti giocatori e nessun campione o simil-campione, escluso ovviamente Miccoli, la vera colonna portante che continua a resistere agli ostacoli degli anni. Ma la gente si conquista - anzi, si riconquista - anche così, con una formazione operaia che dia sempre il 101% trasmettendo l'idea che il Palermo è davvero un gruppo affiatato. Sembrano elementi basilari, eppure fino a qualche mese fa le pietre angolari mancavano. O si sfaldavano a ogni soffio di vento. Guardare sempre al passato non fa bene al presente, ma ogni tanto cullarsi sulla storia è positivo: forse è vero che con Zamparini si poteva fare qualcosa di più, ma di certo è verissimo che senza di lui si sarebbe fatto molto di meno. Questione di prospettiva.

    Altre Notizie