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  • Palermomania: un rinnovo per Barreto

    Palermomania: un rinnovo per Barreto

    • Daniele Valenti
    È il destino degli incontristi: in campo si fanno il mazzo più di tutti, ma vengono lodati finanche meno di un difensore. Eppure non c’è anima viva che non conosca la loro importanza nell’economia di una squadra. Arrivi senza neanche tanto clamore, conquisti la fiducia dei 200mila tecnici succedutisi in panchina per i capricci di pancia presidenziali, difficilmente prendi meno di 6 in pagella, salti una partita solo se il fisico alza bandiera bianca, i tifosi ti amano e diventi anche capitano.

    Ecco il manifesto progressivo di Edgar Barreto, a Palermo da tre anni e a tanto così dal raggiungere le 100 presenze con la maglia rosanero. Pochissimi gol (3, di cui 2 in B in questa stagione), qualche giocata da campione (indelebile l’assist per Hernandez ad Avellino), un oceano di sudore. Per il bene del Palermo, dove si trova benissimo, il paraguaiano ha perfino detto addio alla sua nazionale, giacché i viaggi continentali lo fiaccavano mettendo a repentaglio il rendimento nel club.

    Il suo contratto con la società di viale del Fante scadrà nel giugno del 2015, ma di rinnovo in questo momento non si parla. Non che il Palermo stia pensando di lasciar andare via Barreto, per carità, ma l’imprimatur subito sul prosieguo del matrimonio - magari a vita - sarebbe la giusta nota di merito per un giocatore legatosi a doppia mandata a dei colori un po’ sbiaditi negli ultimi anni dopo gli splendori in Italia e in Europa. Per riportare il Palermo dove merita ha rifiutato anche delle proposte dalla A, non ultimo il Verona. Da Asuncion alla Sicilia il viaggio è lungo, c’è un mondo in mezzo. Ma per entrambe le parti è stata una fortuna incontrarsi.

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