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  • Palombo, l'inutile acquisto dell'Inter

    Palombo, l'inutile acquisto dell'Inter

    E' arrivato l'ultimo giorno di mercato per sostituire Thiago Motta, emigrato a Parigi alla corte di Carlo Ancelotti, ma Angelo Palombo, in queste prime tre settimane, non è stato capace di lasciare il segno. Due partite con la maglia dell'Inter, per un totale di 115 minuti giocati, poi il vuoto cosmico. Titolare contro la Roma, entrato dalla panchina con il Palermo, il centrocampista arrivato dalla Sampdoria in prestito con diritto di riscatto (fissato a 4 milioni) è stato a guardare i suoi compagni contro Novara e Bologna e salvo sorprese farà lo stesso domani al Velodrome contro il Marsiglia, nell'andata di finale degli ottavi di Champions League.

    Aspettative e obiettivi erano decisamenti diversi, Palombo ha accettato l'Inter per mettersi alle spalle un anno buio con la Samp, per tornare grande e per lanciare un segnale a Prandelli, come ammesso nella conferenza stampa di presentazione: "Riconquistare la Nazionale? Si', anche. Sono qui per migliorarmi e mettermi a disposizione dell'allenatore. Sono entusiasta e cerchero' di fare il meglio possibile, dimostrero' quello che valgo. So che da parte dell'Inter c'era stima nei miei confronti gia' da qualche anno e questo mi rende orgoglioso". Stima che in queste settimane non si è manifestata.

    Palombo non si perde d'animo, ma non si aspettava tutte queste difficoltà per inserirsi in un reparto che ha bisogno di forze fresche e di un giocatore con le sue caratteristiche. Ranieri non è dello stesso avviso e continua a non dargli fiducia, resta da capire se sia stato davvero interpellato prima del suo acquisto.

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