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Paradosso Napoli: se Gabbiadini non gioca gli attaccanti sono pochi

Paradosso Napoli: se Gabbiadini non gioca gli attaccanti sono pochi

Cambiare tutto? No, per carità. Il concetto che l’allenatore del Napoli Maurizio Sarri ha fatto passare è molto chiaro. No al turn over scientifico, premeditato. Calcolato. Gioca chi sta meglio, e si decide partita dopo partita. Insomma, fin quando ce n’è si va in campo.

CAMBIAMENTI - Al massimo, qualcuno gioca un tempo, e possibilmente col risultato acquisito può uscire nel secondo. Quello dell’ex allenatore dell’Empoli sembra essere un turn over molto “spartano”, di certo limitato nel numero. Cambiando i giocatori nell’intervallo è chiaramente limitato a tre innesti, ma difficilmente Sarri andrà oltre i quattro cambi. Non farà eccezione la gara di questa sera contro il Carpi. Per l’allenatore azzurro non serve fare cambi sistematici, perché chi sta bene può giocare anche cinque partite di fila in pochi giorni. È il caso di Hysaj, che fino ad ora le ha giocate tutte ed anche questa sera è candidato a giocare titolare. In attacco, ad esempio, Sarri ha l’imbarazzo della scelta: dando per scontato il tridente del 4-3-3 ci sono Mertens, Insigne, Callejon, Gabbiadini e Higuain. Cinque nomi pe tre posti: qualcuno dovrà giocare più degli altri, ma la rotazione è presto fatta. Sarri ha chiaramente detto che Higuain, infortuni a parte, le gioca tutte. Lui più altri dieci, in pratica. Ecco perché a ruotare sembrano essere gli altri.

CASO GABBIADINI - Ma Gabbiadini viene visto come suo sostituto, e quindi teoricamente giocherà di meno di tutti. Insigne, Callejon e Mertens per due posti, allora. Non sarà contento l’ex Sampdoria, talento del calcio italiano (in gol anche domenica contro la Lazio a pochi minuti dal suo ingresso in campo) che è ormai relegato in panchina. Gli altri tre “piccoletti”, invece, sgomitano per trovare posto. Questa sera col Carpi Insigne, che non ha giocato domenica, è quello che più di tutti spera di giocare. Con lui dovrebbero esserci Higuain e Insigne. Confermata, quindi, la coppia di talenti che ha steso la Lazio a colpi di assist e gol, senza dimenticare le reti di Allan e Gabbiadini. Tridente o trequartista, il discorso non cambia: Sarri avrebbe scelto comunque tre attaccanti da mandare in campo contemporaneamente. Ma basteranno? Tenere fuori Gabbiadini sembra ingiusto, anche perché il lombardo può giocare anche da esterno.

SERVONO RINFORZI? La domanda è, quindi, quanto possa incidere fisicamente il numero di rotazioni che Sarri farà fare in attacco. Higuain a parte, Insigne, Mertens e Callejon le giocheranno quasi tutte. Forse servirebbe un altro cambio. Ed è per questo motivo che il ds azzurro Cristiano Giuntoli (grande ex della partita di stasera anche se squalificato) si sta guardando intorno per portare un altro giocatore d’attacco a Sarri. Magari un trequartista che possa giocare anche largo nel tridente. Belhanda della Dinamo Kiev e Klaassen dell’Ajax sono due nomi che il club di De Laurentiis continua a seguire. In realtà si tratta di due giocatori individuati per il ruolo di trequartista, ma che potrebbero essere utili anche nel tridente. E Sarri si gode il suo attacco nel nuovo modulo a tre punte: sperando che la fatica si faccia sentire il più tardi possibile.

Giovanni Scotto

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