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  • Paradosso Sarri: prova a tenersi il Chelsea, per Milan e Roma non è una prima scelta

    Paradosso Sarri: prova a tenersi il Chelsea, per Milan e Roma non è una prima scelta

    • Andrea Distaso
    Quello che ci apprestiamo a vivere sarà soprattutto il mercato degli allenatori. In tanti potrebbero cambiare panchina o vedranno il loro futuro delineato dai verdetti che saranno emessi in questo finale di stagione. Tra di loro c'è sicuramente Maurizio Sarri, protagonista di un'annata al Chelsea come su un ottovolante, ma che alla curva finale può regalargli la qualificazione alla prossima Champions League attraverso le ultime due giornate di Premier League e la finale di Europa League. O, nell'ipotesi peggiore, lasciarlo con un pugno di mosche in mano in vista di un'estate nella quale esiste il rischio concreto che il club londinese non possa agire sul mercato in entrata a causa dello stop imposto dalla Fifa dopo l'indagine sulle irregolarità commesse nel tesseramento di giocatori minorenni.

    SECONDA SCELTA? - Tra le società che seguono con attenzione gli sviluppi di questa vicenda ci sono anche Milan e Roma, entrambe in lizza per l'ultimo posto utile in Serie A per accedere all'Europa che conta ed entrambe fortemente orientate a cambiare guida tecnica. Particolarmente agitate le acque in casa rossonera, dove Gattuso è certo di salutare a dispetto di un contratto fino al 2021 e dove sono molti i nomi al vaglio di Elliott per la sua sostituzione. Tra questi c'è pure quello di Sarri, raggiungibile eventualmente solo in caso di qualificazione alla Champions e comunque meno caldo di qualche giorno fa, sopravanzato nelle preferenze da Antonio Conte. Un profilo quest'ultimo che però piace praticamente a tutti, dalla Juve all'Inter passando proprio per la Roma, che gli ha presentato un'offerta contrattuale allettante e prospettato un progetto ambizioso. Ma, qualora il tecnico salentino optasse per altri lidi, dalle concorrenti italiane a una big straniera (Bayern Monaco e PSG su tutte), chissà che a Trigoria non torni di moda proprio il nome molto apprezzato di Sarri.

    SARRI SI TIENE LA PANCHINA - Il diretto interessato per ora nicchia, anche perché, come si diceva, al netto degli alti e bassi della sua squadra, di alcune polemiche forti all'interno dello spogliatoio (da Hazard al caso Kepa) e delle critiche feroci ricevute da parte della stampa e della sua stessa tifoseria, il suo Chelsea più chiudere l'anno alla grande. Riabilitando la sua posizione agli occhi del patron Abramovich e della plenipotenziaria Marina Granovskaia che, soprattutto con un mercato bloccato, potrebbe riporre in soffitta il progetto di investire per un altro allenatore. Proprio per questo, interrogato dopo il pari con l'Eintracht Francoforte nell'andata delle semifinali di Europa League, l'allenatore italiano ha risposto: "A me il calcio inglese piace, è un campionato che mi intriga perché si gioca ad altissimi livelli, forse i più alti che ci sono oggi in un atmosfera bellissima e stadi pieni. Voglio restare qui".

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