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  • Paratici rivela:| 'Ogni anno 44 obiettivi in lista'

    Paratici rivela:| 'Ogni anno 44 obiettivi in lista'

     L’approccio al mercato della Juve ha connotati darwiniani. Siamo alla selezione naturale dei calciatori. Per approdare a Vinovo bisogna sopravvivere a duelli, confronti, esami. Persino alla statistica, che ti attribuisce possibilità minime di riuscita. Resistono ed emergono solo i migliori. A spiegarlo è il direttore sportivo Fabio Paratici, elencando numeri e concetti davanti alla platea londinese (di addetti ai lavori) riunita giovedì scorso all’Emirates per il Wyscout Forum. «Alla Juve abbiamo diviso i campionati in tre livelli d’importanza. Nel primo ci sono Argentina, Brasile, Inghilterra, Francia, Germania, Spagna e naturalmente Italia. Nel secondo troviamo Belgio, Colombia, Croazia, Olanda, Portogallo, Serbia e Uruguay. Nel terzo Danimarca, Svezia, Norvegia, Svizzera, Messico e Cile. Noi arriviamo direttamente in tutti questi Paesi, ma la frequenza è maggiore in base al livello».


    LE LINEE GUIDA - I numeri innanzitutto. Paratici prosegue: «Abbiamo trenta scout in giro per il mondo che globalmente hanno assistito a 2350 partite l’anno scorso». Il segreto però non è nel numero di partite seguite, ma nel metodo. «Li riuniamo cinque volte all’anno. La prima a giugno, quando parliamo di tattica insieme all’allenatore». E’ quello il momento in cui vengono dettate le linee guida a cui attenersi. Nel giugno scorso, ad esempio, Antonio Conte ha spiegato che il sistema di gioco adottato sarebbe stato il 3-5-2 con annessi dettagli sulle necessità reparto per reparto.

    PRIMA SCREMATURA - «A ottobre ci ritroviamo e parliamo di giocatori e posizioni», prosegue Paratici. A quel punto gli scout, o osservatori se preferite, della Juve hanno già visionato un numero importante di partite e riversato una marea di relazioni, sempre improntate a quattro linee guida: forza fisica, intensità, tecnica, margini di miglioramento. Sono emersi potenziali candidati, altri sono stati bocciati, ma la selezione della specie è appena agli inizi e i concorrenti (a una chiamata in bianconero) sono ancora moltissimi.


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