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  • Parla Osvaldo: 'Pagavo per vedere Tevez...'

    Parla Osvaldo: 'Pagavo per vedere Tevez...'

    Pablo Osvaldo è pronto per essere convocato per la prima volta da Antonio Conte e nel frattempo è stato intervistato da Cristina Chiabotto Jtv. Ecco le parole riprese dal sito ufficiale dalla società bianconera, juventus.com:

    GLI IDOLI
    «Batistuta, e non poteva essere altrimenti, essendo cresciuto in Argentina, ma anche Ronaldo, uno dei più grandi».

    L'ARRIVO IN ITALIA, NEL 2006
    «All'inizio è stata dura, anche perché non avevo ancora 20 anni e mi mancava tutto. I primi tre, quattro mesi sono stati difficili, ho dovuto festeggiare il compleanno da solo... poi mi sono abituato, ho imparato la lingua in fretta e ora mi sento italiano».

    LLORENTE E TEVEZ
    «Fernando è un calciatore fortissimo ed un ragazzo splendido. Non ha solo la faccia da buono, lo è veramente. Tevez? Tifo Boca fin da bambino e quando ero in Argentina pagavo il biglietto per vederlo per vedere giocare Carlos. Ora essere in squadra con lui è un fantastico».

    L'IMPATTO CON CONTE E LA JUVE
    «Nei primi allenamenti un po' ho faticato, anche perché con il mister si corre molto, ma è solo questione di abitudine. Conte è un fenomeno. E' preparatissimo e pretende molto, ma i risultati poi si vedono. Qui è tutto magnifico, dalla struttura di Vinovo all'organizzazione della società. Capisci subito di essere arrivato nel più grande club italiano e in uno dei migliori d'Europa».

    IL NUMERO 18
    «Ho scelto quello perché on ce n'erano molti disponibili e poi il 18 maggio è nato mio figlio Gianluca...».

    LE SUE CITTA'
    «Torino non la conoscevo e devo dire che è bellissima. Sono legato ad ogni città nella quale sono stato: Roma è stupenda, così come Firenze, dove sono nate le mie figlie, ma quella che più mi è rimasta dentro è Barcellona».

    I SUOI SOGNI
    «Essere alla Juve è già un sogno e voglio farlo continuare.. E poi il Mondiale... Non dico vincerlo, ma almeno giocarlo...».

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