Parla Prandelli: i pro e i contro di Verratti e il numero di convocati per reparto, che dipende da Pepito Rossi...

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Cesare Prandelli, ct della Nazionale, parla ai microfoni di Radio Deejay. SU PARMA-INTER E STRANIERI IN SERIE A: "Sarò a Parma questo pomeriggio per vedere qualcuno dei nostri ragazzi. Gli oriundi? Ognuno la può pensare come vuole ma credo che il problema sia l'alto tasso di stranieri nel nostro campionato. I ragazzi che ci sono possono aiutare a crescere. Thiago Motta in questo senso è un esempio. Con la sua personalità aiuta a far crescere tutto il gruppO".
SUL VICE PIRLO E IL RUOLO DI VERRATTI: "Il vice Pirlo al Mondiale? Fermo restando che Verratti lo abbiamo seguito fin da prima degli Europei, credo che i giovani calciatori debbano adattarsi anche ad altri ruoli quando ci sono giocatori davanti a loro. Verratti mezzala? Con un centrocampista sull'esterno si, ma in un rombo no".
SUL NUMERO DI GIOCATORI PER REPARTO FRA I CONVOCATI PER BRASILE 2014: "Dipende da Giuseppe Rossi. I tempi sono stretti ma l'amore che abbiamo nei suoi confronti è tanto".
SU EL SHAARAWY: "El Shaarawy ai test? E' un ragazzo che è stato con noi per un anno e mezzo. Questo è stato un segnale per dimostrare a lui che lo prendiamo in considerazione".
SULLA SUA CONFERMA E IL CODICE ETICO: "Rimarrò altri due anni? Sarà così. Il codice etico? Non credo che nessuno sia felice di vedere gomitate in campo. E' un codice che ci siamo dati noi, il termine etico è stato affibbiato da altri. Purtroppi molti non vogliono capire, in Europa siamo gli ultimi a portare avanti certi comportamenti.
SULLA TATTICA: "Quale sarà la novità tattica dal prossimo Mondiale? No so. Ogni nazionale ha il suo marchio di fabbrica. Ci saranno varie situazioni interessanti, con moduli contrapposti e questo ti permetterà di affrontare certe situazioni in determinati modi. Meglio possesso palla o attendere l'avversario? L'esperienza della Confederations ci è d'insegnamento. Abbiamo affrontato entrambe le situazioni e per questo servirà una grande condizione fisica.
SUGLI OBIETTIVI: "Il passaggio del turno sarà un obiettivo, poi dovremo programmare tutto. Sognare poi è sempre bello".
Premetto che a me Gilardino come attaccante non è mai piaciuto più di tanto, però al di la di questo non capisco tutto questo "odio" nei suoi confronti. Dati alla mano è il miglior marcatore in attività in nazionale (meglio dei vari Totti, Di Natale, Cassano e compagnia bella), è il terzo miglior marcatore in attività della serie A (Totti è irraggiungibile, ma vista la differenza di età credo possa superare Di Natale fra qualche anno), quest'anno i suoi 15/16/17 gol in campionato li farà come spesso nella sua carriera. Dove è andato i suoi gol li ha sempre fatti, ha vinto, seppur non da protagonista assoluto, un mondiale, una cl, una coppa del mondo, quindi ha comunque esperienza europea e non, e a questo si aggiunga che ha più di 200 gol in carriera. Non è uno sfascia spogliatoio (o almeno non mi pare a vedere la sua carriera), è uno che sa accettare la panchina, è uno che in campo da sempre l'anima pur con tutti i suoi limiti, Prandelli lo conosce bene e questo è logicamente, in caso di convocazione, un vantaggio. Ripeto, a me non è mai piaciuto per le sue caratteristiche e perché gli è mancato qualcosa caratterialmente per fare il grande salto, ma perché avercela così tanto con lui? C'è di molto peggio, davvero non capisco....
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