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  • Parma, D'Aversa: 'Salvezza mai in dubbio. Rigori? Situazione esasperata con le mani, Kulusevski bravo e malizioso' VIDEO

    Parma, D'Aversa: 'Salvezza mai in dubbio. Rigori? Situazione esasperata con le mani, Kulusevski bravo e malizioso' VIDEO


    Parma aritmeticamente salvo dopo la vittoria sul Napoli, il tecnico crociato Roberto D'Aversa commenta in conferenza stampa al termine dell'incontro: "Spesso e volentieri i giudizi sono influenzati dai risultati, ma sotto l'aspetto dell'impegno potevo rimproverare poco ai miei ragazzi. Stasera ci siamo ripresi una parte di quei punti lasciati per strada, c'è ancora rammarico per gli ultimi risultati. Dalle ambizioni europee alla salvezza? Siamo ripartiti con il pareggio di Torino e la vittoria strameritata con il Genoa, poi abbiamo fatto una partita importante con l'Inter, ma non sto qui a parlare di quel che è successo. Dobbiamo ragionare solo su dove migliorare. Ci sono però circostanze che hanno influito molto su alcuni risultati, in un momento così importante della stagione, situazioni sfavorevoli simili possono pesare a livello mentale. Non ci siamo mai creati alibi, abbiamo pensato solo a lavorare: la salvezza aritmetica è arrivata solo oggi, ma non credo sia mai stata in discussione. Puntare all'Europa in futuro? A volte ci creaiamo problematiche da soli e ci dimentichiamo da dove siamo partiti. Bisogna ragionare passo per passo, gli obiettivi li pone la società. Nel momento in cui si è iniziato a parlare di Europa, ho detto pubblicamente che non siamo strutturati per lottare, ma questo non significa che non lavoriamo per migliorare e l'abbiamo dimostrato con Inter e Verona. Si può sognare, però questo non deve ritorcersi contro: se si vuole ambire a quello, bisogna essere strutturati per farlo. Futuro? Il mio futuro è Brescia, la prossima partita. Vero che abbiamo 43 punti, ma l'obiettivo è arrivare più in alto possibile. L'ultimo mese? Siamo l'unica squadra in quarantena,  può immaginare che quando non si riesce a portare a casa un risultato, alleggerire l'aspetto mentale non è semplice in un contesto del genere. E non è semplice giocare ogni tre giorni con tanti giocatori fermi per infortuni. Siamo ambiziosi però, non vogliamo crearci alibi: le responsabilità sono da addossare su noi stessi, dev'essere un percorso di crescita. Stasera i ragazzi hanno dato tutto per l'aritmetica certezza. Rimonte subite? Abbiamo perso dieci punti, sono tanti. Titolari inseriti nella ripresa una tattica? No, se ho deciso di far giocare dal 1' Caprari, Karamoh e Siligardi è perché in questo momento sono più prestativi dall'inizio rispetto a Gervinho e Kulusevski. Purtroppo il mio ruolo è particolare: se si vince, le scelte sono giuste; se si perde, sono errate. Abbiamo commesso degli errori che devono servirci da lezione. I tre rigori? Netto quello su Grassi, non ho rivisto quello dato al Napoli. Bisogna considerare che il calcio è uno sport in cui le braccia sono importanti per equilibrio, saltare di testa, si sta esasperando la situazione e a volte ci sono interpretazioni diverse. Così come abbiamo sbagliato noi, possono sbagliare gli arbitri. Il terzo rigore? Kulusevski bravo e malizioso nel cadere al momento giusto, poi il giocatore del Napoli gli è franato addosso. Obiettivo per le prossime partite? Non abbiamo mai sognato ma solo lavorato per soddisfare i sogni dei nostri tifosi. Sotto l'aspetto dell'impegno e dell'attaccamento, non siamo mai venuti meno: i risultati possono far pensare il contrario, ma è stata una questione mentale. Ora ragioniamo partita per partita, l'obiettivo è quello di fare più punti possibili".

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