Mister Donadoni, nella consueta conferenza di inizio settimana torna nuovamente a parlare del derby di Bologna dovendo rispondere su Biabiany: “Si e’ pentito – viene chiesto all’allenatore crociato – di averlo fatto partire dalla panchina?”

“Assolutamente no – spiega – credo che sia ingiusto nei confronti degli altri giocatori ragionare in modo diverso. Devo rendermi conto di quello che ho a disposizione e la gara di Valdes sotto molti aspetti mi ha soddisfatto. Che si debba crescere e’ pacifico, accetto le critiche ma ho un mio modo di pensare e concepire le cose. Chi critica non ha il polso della situazione che si sviluppa durante la settimana. Capisco la critica, ma non mi turba. Credo che le valutazioni vadano fatte in modo diverso, tenendo appunto conto del lavoro che si fa ogni giorno. Tornando a Biabiany, penso che il suo grande margine di miglioramento, viste le sue doti importanti, ce l’abbia in fase di non possesso. Non tanto nel senso che debba marcare gli avversari ma in quello di andare a collocarsi nella posizione in campo che gli consenta di essere incisivo subito quando si riprende palla. Deve prendere consapevolezza di questo suo limite e lavorare con convinzione e disponibilità per superarlo. Se ci riesce, può fare decisamente un salto di qualità. Domenica sotto il profilo tattico nell’atteggiamento e nel contributo difensivo comunque mi e’ piaciuto”.

“Giovinco invece – chiedono i giornalisti – cosa deve fare per continuare a essere pericoloso pur adeguandosi alle necessita’ della fase di non possesso del nuovo sistema di gioco?”

“Poco tempo fa gli ho portato l’esempio degli attaccanti del Barcellona – risponde mister Donadoni – ritengo che un calciatore con le sue qualità tecniche, caratteristiche fisiche e potenzialità, debba avere come riferimento giocatori di quel calibro. Che sanno mettersi nelle condizioni di sporcare sempre la palla e la giocata agli avversari tenendoli sotto pressione e lontano dalla porta, riuscendo poi cosi a sfruttare al meglio la loro bravura una volta ripresa la palla e diventando devastanti negli ultimi 15 metri. E’ logico che per far questo gli serve aiuto da parte dei compagni. Da solo non può farcela. Spende energie a vuoto e perde lucidita mentre e’ giusto poter dar sfogo alle sue capacità tecniche. Giovinco ha una grande dote, spontanea, di gestire la palla tra i piedi. Deve migliorare e incrementare il resto”. Su Pavarini: ” E’ una delle note più positive da quando sono qui. Nicola ha sfoderato due ottime prestazioni. Non e’ stata una sorpresa ma una conferma piacevole. Mirante oggi ha fatto quasi tutto, da domani spero di averlo completamente a disposizione. Non sara’ una scelta facile, proprio alla luce delle due ultime gare disputate da Pavarini”.

Spostandosi sul prossimo avversario, il Catania: “Giocano in modo diverso dal Bologna – commenta Donadoni –  in velocità e con grande reattività. Chiudono bene gli spazi, hanno corsa ed esterni molto bravi nell’uno contro uno. Noi quindi dovremo essere pronti e concentrati in difesa come a Bologna, incrementando pero’ in attacco”.

Catania sabato e Juve martedì: come gestirà il mister i due impegni cosi ravvicinati? “Sara’ fondamentale avere tutti al meglio, ma cercheremo di gestire nel modo migliore le energie e il dispendio fisico e di avere in campo in entrambe le gare squadre competitive”. Infine il mercato e una prima impressione su Okaka: “Finita la sessione avremo le idee più precise. Anche numericamente la valutazione finale avrà il suo peso. Allenare una rosa con 22, 23 o 24 giocatori e’ diverso che lavorare con una di 28 o 29. Non credo che comunque l’idea di massima sulla rosa, su come sfoltirla e integrarla, sara’ stravolta negli ultimi giorni. Di Okaka penso che non abbia ancora espresso totalmente il suo potenziale. E’ giovanissimo, ma ha già dimostrato in carriera qualcosa di positivo. Sono curioso. Credo che abbia notevoli doti fisiche, se saprà metterle al servizio della squadra saranno molto utili”.