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  • Parma, Ghirardi:| 'Lavezzi, riposa per Londra'

    Parma, Ghirardi:| 'Lavezzi, riposa per Londra'

    Questa mattina il presidente crociato Tommaso Ghirardi è intervenuto telefonicamente a Radio CRC, per un'intervista sul Parma in vista del match contro il Napoli al Tardini di domenica 4 marzo. Da parte dei conduttori della trasmissione "si gonfia la rete" sono arrivati subito i complimenti al Presidente per la scelta di affidare la panchina a Roberto Donadoni:"Sono molto contento della scelta che abbiamo fatto perché il mister è molto preparato e bravo, sia come persona che come tecnico. Credo che anche lui abbia trovato in Parma una città e una società che lo sostengono. Insieme potremo raggiungere buoni risultati".

    "Domenica affrontiamo un Napoli che sta giocando benissimo: ha fatto una buona partita con l'Inter e ne ha fatta una splendida contro il Chelsea, facendo divertire non solo i tifosi napoletani ma anche quelli italiani e per questo bisogna ringraziare de Laurentiis e Mazzarri per le soddisfazioni che danno a tutto il movimento calcistico. Sinceramente noi speriamo che i partenopei abbiano la testa un po' più a Londra che al Tardini. Noi abbiamo i nostri mezzi, che ci hanno permesso di disputare una bella partita a Genoa. Lavezzi? speriamo che tenga i suoi numeri migliori per Londra".

    Dai conduttori della trasmissione sono arrivati elogi ai crociati e una domanda precisa: le ambizioni del Parma sono verso l'Europa? "Annunciare ambizioni del genere è difficile - spiega Ghirardi - noi certamente ce lo auguriamo. Abbiamo un recupero con la Fiorentina ancora da giocare. Lavoriamo con serenità e tranquillità, è ovvio che ci piacerebbe ottenere qualcosa di più".

    Infine una lunga parentesi nell'intervista al Presidente è stata dedicata alle polemiche arbitrali: "Io, Leonardi e Donadoni abbiamo fatto una riunione dopo il match con il Genoa e abbiamo deciso di non commentare. Abbiamo subito la concomitanza di Milan-Juventus e di quanto è successo in questo match si è parlato molto, mentre del nostro poco o niente. Questo amareggia. Non è stata rispettata molto la nostra diplomazia e il nostro stile, ma il calcio è così. L'importante è che il sistema calcio condivida la teoria di discutere al proprio interno di questioni simili. Per ora non è così, ma noi continuiamo con la nostra linea di credere nello sport e di credere nelle istituzioni".

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