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  • Parma-Lecce:| Le voci dello spogliatoio

    Parma-Lecce:| Le voci dello spogliatoio

    • Martino Adorni

    Parma-Lecce, sfida salvezza della 23° giornata, finisce 0-1. I padroni di casa partono a mille, galvanizzati dalla presenza in campo dal 1' del nuovo acquisto Amauri e anche del rientrante Galloppa. L'ex juventino però si fa subito murare da Rosati, così come accade a Candreva in altre due occasioni nel primo tempo e in una clamorosa nella ripresa. Le chance da rete sono tutte per il Parma, ma il Lecce può recriminare per un rigore non concesso a Corvia a metà primo tempo, quando il centravanti viene toccato in modo più che sospetto da Paci in piena area. Alla lunga, la perfetta organizzazione di gioco dei salentini esce fuori. Imbrigliano i padroni di casa e al momento giusto piazzano la zampata. Merito di De Canio, che negli ultimi venti minuti mette dentro Chevanton e viene ripagato. La bandiera salentina al 92' insacca il gol decisivo. Il Lecce infila il quinto risultato utile di fila e va a 24 punti. Per il Parma è la quarta sconfitta del 2011. E al Tardini è contestazione.

    PARMA

    Il difensore del Parma, Alessandro Lucarelli: 'Nel finale è arrivato il gol del Lecce, ma il Lecce non ha fatto niente. Mirante non ha fatto neanche una parata. È difficile commentare una partita del genere. Abbiamo dominato, creato tante occasioni. E quando pensavamo con rammarico di aver chiuso la partita sullo 0-0 è arrivato un gol casuale che adesso ci porta questo scenario. La contestazione? Noi siamo con il mister. Ma è normale che quando le cose non vanno bene i tifosi si facciano sentire. Però devono sapere che diamo tutto. Non ci sono menefreghisti. A nessuno piace perdere o retrocedere. Certo, se poi facciamo schifo ci possono fischiare. La classifica adesso fa paura. Ma di sconfitte meritate c'è solo quella con il Cagliari. Se il ritiro può servire va bene, ma credo che serva a far vedere all'ambiente che la squadra è stata punita'.

    LECCE

    L'attaccante del Lecce, Ernesto Chevanton: 'Sino a un mese fa era tutto diverso. Pensavo di andare via. C'erano stati dei problemi con l'allenatore, ma devo ammettere che ho sbagliato io. Ho parlato troppo e in certi momenti bisogna stare zitti. Quindi ho chiesto scusa. Quello che è successo resta tra di noi. Ma ho chiesto scusa e poi tutto è cambiato. Il mister mi ha dato fiducia e il risultato si è visto in campo. Ho potuto festeggiare la mia presenza numero 100 con il Lecce nel modo migliore, segnando una rete decisiva. Il destino mi è stato amico'.

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