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  • Parma, Leonardi:| 'Non riconosco più Biabiany'

    Parma, Leonardi:| 'Non riconosco più Biabiany'

    Pietro Leonardi interviene sul caso Biabiany. L'amministratore delegato del Parma ha dichiarato: "Non voglio entrare nello specifico sotto il profilo tecnico perché c'è un allenatore, ma per come la penso io non è cambiato molto da quando è iniziato il campionato. E mi spiego: mentre prima lui faceva il quarto di un centrocampo a quattro, adesso fa il quinto di un centrocampo a cinque. Nel momento e nella misura in cui l'allenatore non gli dice, come è successo nella parte iniziale del campionato, di correre dietro a chi spinge, ma di essere molto più determinato in fase offensiva, bisogna anche mettere in preventivo che in questo momento Biabiany non sta attraversando un periodo di forma così importante come lo era all'inizio della stagione, perché i metri da dover fare e le situazioni da dover svolgere, non cambiano, perché nel momento in cui il terzo centrocampista, va in fase di chiusura e fate attenzione sempre a qual è il terzo centrocampista che gioca di fianco a Biabiany, va a fare la diagonale e basta, significa come se lui avesse sempre l'uomo che lo protegge… A questo punto, dico, può capitare e bisogna aspettare che Biabiany riacquisisca quel momento di forma che può capitare in momenti diversi del campionato, e vedrete che Biabiany darà il suo contributo, così come dobbiamo essere positivi, con questo cambio di allenatore, non perché voglia incensarlo, abbiamo avuto la possibilità di alternare e di avere più utilizzi, questo fa sì, come nel caso di Valdes, che questo possa essere importante da qui alla fine del campionato. Ribadisco: sono dettagli di natura tecnica, ho molta fiducia nel lavoro del tecnico e sono però così convinto che è un problema veramente di condizione e che Biabiany deve andare dentro un po’ più convinto nei mezzi che ha, mentre alle volte lui, invece, è uno di quei soggetti che deve pensare che ha dei mezzi incredibili e alle volte, invece, non lo riesce a capire…".

    Non è frenato dal fatto di dover curare un po' di più, rispetto alla prima parte di stagione, la fase difensiva?

    "Assolutamente no. Ricordo un particolare: in un paio di partite in casa che noi abbiamo giocato, facendo il 4 4 2, e facendo le diagonali che andavano fatte, lui arrivava fino alla linea di fondo; ricordati, per esempio, cosa faceva in Parma-Roma, Biabiany sul terzino della Roma. Ricordati quel lavoro lì che andava a fare 90 metri; in questo caso qui non lo fa più. Però il problema è che lui in Parma-Roma attaccava e difendeva; in questo momento, purtroppo, è in una fase un po’ involuta. Ne dobbiamo prendere atto e aspettare; aiutarlo; sta giocando, perché di solito a volte nemmeno giocano… Sta giocando e ci auguriamo che da Cesena riparta ad essere quel Biabiany che tutti quanti conosciamo".


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