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  • Parma, Nevio Scala: 'Tornerei di corsa'

    Parma, Nevio Scala: 'Tornerei di corsa'

    Stamani la Gazzetta di Parma, in un articolo di Paolo Grossi, passa al vaglio i vari nomi dei tecnici che potrebbero prendere il posto di Marino in caso di esonero. Lo stesso avevamo fatto noi ieri, ma né a noi né e a loro era passato per la mente, o per lo meno non avevamo inserito, un nome a Parma mai dimenticato: quello di Nevio Scala, indimenticato allenatore che firmò i primi grandi successi nazionali ed internazionali del club negli anni 90. Egli, oggi è stato incontrato da Andrea Bezzi del portale parmaok.it, che gli ha chiesto se tornerebbe alla guida del Parma: nella conversazione Scala offre la sua disponibilità (purché ci siano le condizioni, specifica), poiché è da un anno che gli è tornata la voglia di allenare. Anche se non è un falco che sfrutta le disgrazie altrui…

    Lei tornerebbe a guidare il Parma?

    “Ma, io sono pronto, perché è da un anno che mi è tornata la voglia di allenare, però è chiaro che ci dovrebbero essere le condizioni importanti per poter riprendere una panchina così prestigiosa come quella che ho lasciato qualche anno fa. Non sono un falco che approfitta delle situazioni negative dei miei colleghi. Sono qui perché ho ancora la casa qui e ogni tanto qualche giretto lo faccio con piacere e con piacere ricevo anche il saluto affettuoso dei parmigiani. Però sono solo di passaggio. Questa sera, molto probabilmente, mi fermerò a vedere la partita, però non è ancora certo.”

    Cosa non sta funzionando?

    “Sicuramente c’è po’ di delusione, almeno sentendo le parole del presidente e le parole della gente, ma la squadra non è male, è molto forte dal punto di vista tecnico. Molto probabilmente c’è qualcosa che non funziona, ma questa è una domanda che dovete rivolgere alla parte tecnica…”

    Campionato un po’ anomalo rispetto al solito…

    “In effetti il campionato è molto indeciso, nel senso che ci sono 3-4 squadre che possono approfittare dell’occasione, anzi, sicuramente ne approfitteranno, si è di nuovo reinserita la Roma, la Fiorentina si sta riprendendo, però io direi Milan, Inter e Juventus. Anche la Lazio che è in testa, però io direi che è ancora lontana dalla qualità delle tre storiche grandi.”

    Lei allenerebbe Cassano?

    “Mah: io ho avuto giocatori anche con caratteri particolari e me la sono sempre cavata abbastanza bene. Cassano è un giocatore che va gestito nella maniera giusta, bisogna conoscerlo prima, prima di decidere come comportarsi nei suoi confronti.”

    Le difficoltà azzurre del Cittì Prandelli?

    “Prandelli ha delle difficoltà, come ha detto lei, perché, purtroppo, in questo momento la situazione non è delle più simpatiche: mancano talenti, mancano giocatori importanti, c’è qualche infortunio, però Cesare è bravo e mi auguro che possa portare la nazionale molto lontano.”

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