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Parmamania: destino viola

Parmamania: destino viola

Non deve essere certamente bello trascorrere una settimana sapendo che, le sorti tue, non dipendono solo da te. Una sensazione molto brutta, soprattutto se sai di aver buttato alle ortiche parecchie occasioni che il destino ti ha regalato, servito su un piatto d’argento e che tu, o Parma, non hai sfruttato. L’ultima, in ordine di tempo, quella con il Torino, in una battaglia per nulla semplice, per carità, ma alla portata di un Parma che ha subito la terza espulsione nelle ultime quattro partite, che non ha perso e che ha mostrato i denti a un avversario fornito di tutto per andare in Europa, compreso un pubblico fantastico, ma che in certi momenti ha mostrato segnali di debolezza, derivanti dall’ansia o dalla pressione, dalla paura di non centrare l’obiettivo. Sarà una settimana lunga quella del presidente crociato, di Leonardi e dei giocatori, di Donadoni e soprattutto dei tifosi, che non vedono l’ora di andare a finire a domenica, quando il Livorno farà visita al Tardini, dove è previsto un tutto esaurito, incentivato dai prezzi popolari e stracciati, dalle motivazioni super, e dal traguardo di una corsa che si disputa su due piste: una è il Franchi, forse la principale, perché vincere con gli amaranto già retrocessi, potrebbe non bastare. In attesa di uno squillo da Firenze, il Parma deve battere una squadra che non ha nulla da perdere, in una gara che potrebbe valere una stagione, un anno di sacrifici che, arrivati a questo punto, rischiano di non essere ripagati, causa imperizie precedenti, Cagliari ad esempio, che rischiano di trasformarsi in rammarichi per chi sa che queste situazioni, forse, non capiteranno più con una certa facilità. Il destino del Parma, per la prima volta in questa stagione, dipende da Fiorentina-Torino, perché i granata si trovano in vantaggio di una posizione e un punto, rispetto ai crociati, che confidano nella “riconoscenza” di Giuseppe Rossi, il rimpianto più grande di Ghirardi, che ora diventa una possibilità di riscatto, per manifesta gratitudine. A fine stagione, l’agenda della Viola non è fitta di impegni pressanti, il quarto posto è in banca, serve solo sterzare di fronte a un pubblico che vuole divertirsi, come una quinta Liceo all’ultimo giorno di scuola. Una vittoria accrescerebbe il loro amore verso la Fiorentina, anche per la prossima stagione. Discorsi validi, a patto che il Parma vinca e guardi, per un po’, anche dentro di sé, con concentrazione e l’orecchio teso, naturalmente, in direzione Firenze. Il destino è … Viola.  

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