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  • Parmamania: altro pareggio e festa salvezza soltanto rimandata

    Parmamania: altro pareggio e festa salvezza soltanto rimandata

    • Simone Buratti
    A tre partite dalla fine del campionato comincia a delinearsi la classifica di Serie A e di conseguenza arrivano i primi verdetti. Ovviamente al Parma interessa la zona medio bassa della classifica: Chievo e Frosinone sono già in Serie B, rimane uno slot libero per il terzultimo posto. L’ennesimo pareggio dei crociati aggiunge un piccolo passo verso l’obiettivo stagionale. La salvezza, non così poi tranquilla come si prevedeva dopo il gran girone di andata, è ormai davvero dietro l’angolo. Solo un suicidio generale della squadra potrebbe riaprire i giochi. E non è il caso di pensare a tre sconfitte dei ducali contro Bologna, Fiorentina e Roma. 

    Per come si era messa la gara con la Sampdoria i ragazzi di D’Aversa hanno ottenuto un pareggio che ha il sapore della vittoria. Una prova di orgoglio nel secondo tempo, compresi i cambi azzeccati dal mister crociato che ha tolto uno spento Ceravolo per Siligardi (il giocatore che ha letteralmente spaccato la partita). Dopo il tris dei blucerchiati sembrava calata la notte nel diluvio del Tardini. Il pubblico si è fatto sentire e i difensori del Parma hanno messo il timbro al 3-3 finale. Cross di Alves, colpo di testa di Iacoponi e tap-in vincente di Bastoni. Tutto il gruppo abbracciato è la perfetta fotografia di una partita riacciuffata per i capelli.

    Lo stesso Parma ma con un Kucka in meno andrà a Bologna per chiudere definitivamente i giochi. Lunedì sera si giocherà un derby che ricorda molto i precedenti tra le due squadre emiliane, compreso il doppio spareggio del 2005. Stavolta si affronteranno due formazioni praticamente salve, le quali conosceranno già il risultato delle squadre in lotta per non retrocedere come Empoli e Udinese. La festa gialloblu è soltanto rimandata. Ancora una manciata di punti per la matematica salvezza. Pareggio dopo pareggio, guardando gli altri campi. E pazienza se non arrivano le vittorie. Per vincere servirà prima costruire una nuova squadra, magari con un nuovo allenatore. 

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