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  • Parmamania:| Floccari e l'ora delle scelte

    Parmamania:| Floccari e l'ora delle scelte

    Sarà anche stata una sconfitta salutare, di certo è stata una brutta partita. Dopo una striscia di imbattibilità di cinque match (due vittorie e tre pareggi), Roberto Donadoni ha incassato all'Olimpico contro la Roma la prima sconfitta della propria gestione. Un ko che va al di là dello striminzito 1-0 deciso dall'ex Fabio Borini. Una sfida nella quale il Parma ha fatto poco e niente, meritando ampiamente di andare al tappeto. 

    Adesso, però, si riparte da Genova per le altre cinque partite toste di un mese difficilissimo. Genoa, Napoli, Fiorentina, Atalanta e Milan sono le avversarie da qui al 18 marzo. E ciò significa che i crociati dovranno presto tornare a un atteggiamento più combattivo rispetto a quello visto nella Capitale. Ma, ancora di più, che Donadoni dovrà esporsi chiaramente anche in termini di formazione titolare. 
     
    Sinora, per conoscere tutti gli effettivi in rosa e dar loro una possibilità, il mister crociato ha ruotato quasi sempre gli uomini a disposizione. Le uniche certezze delle ultime giornate sono state il modulo (3-5-2 dal ritorno di Mariga) e la presenza di alcuni singoli come Zaccardo, Lucarelli, Morrone, Mariga e Giovinco. Il resto è cambiato sempre o quasi, anche per via di infortuni come quelli che hanno colpito Paletta e Galloppa. 
     
    Adesso serve più chiarezza. Partendo dal caso Floccari, che non può essere considerato al pari di Okaka e Palladino (come detto ieri in conferenza stampa da Donadoni stesso), ma che deve essere messo nelle condizioni migliori per rendere. E, magari, tornare a ragionare sul ruolo in campo di Biabiany, il giocatore che più ha sofferto il cambio in panchina. Con Colomba era un titolare imprescindibile, adesso galleggia tra la fascia, l'attacco e, soprattutto la panchina. 
     
    In una squadra che fatica tantissimo a saltare l'uomo a centrocampo (lì dove il talento comunque scarseggia), la velocità del francese deve essere per forza di cose sfruttata al massimo. Altrimenti Donadoni dovrà fare attenzione. Perché dopo la prima sconfitta potrebbero presto seguirne altre. Il calendario, d'altronde, difficilmente perdona. 

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