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  • Parmamania: Ghirardi parla di Europa

    Parmamania: Ghirardi parla di Europa

    Sarà colpa di Cassano e dell’entusiasmo che ha portato, sarà colpa del sole di Ostuni, non si sa. Il fatto è che anche uno abbottonato come il presidente Ghirardi si mette a parlare di Europa. Il tutto mentre Silvestre sta dicendo “no” al trasferimento e le tessere sottoscritte per gli abbonamenti sono 5.000. Con qualche ora a disposizione per coloro che possono usufruire della prelazione. E sì, il Parma sta stupendo, almeno per ora. 

    E se le premesse aiutano a guardare meglio verso quello che sarà il campionato del “secolo”, si scorge anche un certo ottimismo tra gli astanti che si stavano annoiando a furia delle dichiarazioni piatte e della storia dei 40 punti. A che serve dire così quando hai fatto il migliore acquisto della tua carriera presidenziale? Va bene che la prudenza non è mai troppa, ma c’è pure chi legge tra le righe e ci vede scritto “accontentiamoci”. E di questi periodi sarebbe pure la cosa migliore da fare. Ma non fa parte dei tifosi, in generale, che dalla squadra, qualunque essa sia, pretendono di più. Un “di più” che vale.

    Ebbene, Ghirardi che è uno ambizioso, in settimana, sollecitato sulla questione europea, ha parlato pure di premi legati al raggiungimento del traguardo. Non male per uno che l’ambizione, almeno nella campagna acquisti, la sta traducendo in affari concreti. Ci crede il presidente, che ha sempre lavorato per il bene della squadra e ha sempre voluto, un po’ come Cassano, sentirsi amato. La risposta è stata pronta, registrata un po’ alla volta. Si tratta di una risposta che culla un sogno chiamato Europa.

    Un sogno forse ancora lontano ma raggiungibile, messo alla finestra nel giorno della presentazione di FantaAntonio nel quale una massa agiva tutta verso una direzione. Quel modo di pensare, di cantare, deve aver coinvolto parecchio anche il presidente, che è uno che vive di pancia la situazione. E’ un tifoso vero, un uomo di calcio che ha fatto gavetta e per il quale, adesso, un premio tale sarebbe assai gradito. E la sensazione vera è che qui ci si creda per davvero all’Europa. Sarà colpa di Cassano…

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