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  • Parmamania: i tifosi dicono 'basta'

    Parmamania: i tifosi dicono 'basta'

    A Parma, di calcio, non si parla più. A Parma, il calcio forse è morto, di sicuro è sparito, è andato a finire in tribunale, è chiuso nelle stanze segrete della prefettura, è sui tavoli della procura, di agenti che lo stanno scrutando per bene, per capire cosa sta accadendo, cosa è accaduto. A Parma il calcio non va più di moda e Parma è rincorsa dalle telecamere per problemi extra-sportivi.

    Solo extra-sportivi, in questo periodo. E per un bel po', si teme, continuerà ad esserlo. La partita contro l'Udinese non è andata in scena, ma è stata lo stesso domenica per i tifosi che, alle 14, si sono ritrovati nel piazzale antistante al Tardini. Cori, proteste, slogan, striscioni, tutto in un pomeriggio, pacifico, culminato con un incontro sotto l'abitazione del dg. Un migliaio di ultras si sono riuniti in corteo, fino a casa di Leonardi, uno dei colpevoli, secondo il tifo gialloblù.

    L'altro è Ghirardi, e per entrambi si è invocata la galera. Gesti di manette, pazienza finita. La corda è stata tirata un po' troppo, ora si è spezzata. I tifosi dicono 'Basta', alzano la testa e non ci stanno più. Vogliono capire, vogliono sapere, vogliono chiarezza. La parte buona del calcio sono loro, dicono, non i dirigenti che stanno ammazzando il Parma. Che lo hanno ammazzato. Fumogeni, sciarpe e stendardi al vento. Nel nome di un Parma che, forse, non ci sarà più. 

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