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  • Parmamania:| La prima delle piccole

    Parmamania:| La prima delle piccole

    Per qualche ora, sino a quando l'Inter non è riuscita a vincere il derby, il Parma è stato addirittura in corsa per il sesto posto che significa preliminari di Europa League. Certo, si trattava di un appiglio solamente statistico, considerando che le possibilità erano piuttosto ridotte. Ma, comunque, la prova migliore che questa stagione si sta chiudendo in bellezza. E lo si era capito in fretta, dal piglio con cui gli uomini di Roberto Donadoni erano scesi in campo al 'Franchi' di Siena.

    Mai timorosi, sempre in controllo della palla e del gioco. Anche se per segnare e sbloccare la partita si è dovuto attendere la ripresa e una rete fenomenale di Sebastian Giovinco (che sale così a quota 15 realizzazioni). I crociati, comunque, hanno fatto la partita dall'inizio alla fine e hanno vinto meritatamente la sesta partita consecutiva, un record assoluto che nemmeno negli anni d'oro era stato centrato.

    I punti in classifica sono ora 53, esattamente quanti quelli della Roma, una squadra che, rispetto al Parma, ha compiuto il percorso inverso inabissandosi dopo alcuni mesi piuttosto felici. Una posizione in campionato che non potrà migliorare più di tanto nell'ultima giornata (l'obiettivo massimo diventa battere il Bologna nel derby e sperare in un mancato successo giallorosso per divenire settimi), ma anche un gradino che deve far riflettere eccome.

    Qual è stato il vero volto del Parma? Quello che andava avanti tra continui saliscendi con Franco Colomba? Quello che si esprimeva con un calcio piuttosto arruffone nel primo periodo di Donadoni? O quello che in quest'ultimo scampolo di campionato ne ha vinte sei di fila? Difficile da dire. L'unico elemento che si può sottolineare è che il Parma di Donadoni ha fatto quello che non è riuscito alla gestione Colomba.

    Ovvero fare il bottino pieno nella fase di calendario più favorevole, quella che comprendeva Novara, Cagliari, Palermo, Lecce, Siena e l'Inter come unica squadra di taglia superiore. Se tutto ciò fosse riuscito nel girone d'andata, forse staremmo a parlare di obiettivo sesto posto. Ma, la sensazione di fondo, è che il Parma non sia stato costruito per l'Europa. Questo Parma, al massimo, poteva diventare la prima delle piccole. E, se vincerà il derby con il Bologna, così sarà.

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